Museo di Santa Caterina, al via il restauro dell'abside medievale e delle facciate
La riqualificazione comprende anche la sistemazione dello spazio esterno verso piazza Matteotti
| Isabella Loschi |
TREVISO - Torna a splendere l’abside medievale del museo di Santa Caterina di Treviso che andrà ad impreziosire ulteriormente il patrimonio architettonico e artistico della città. La riqualificazione, presentata oggi, comprende anche la sistemazione dello spazio esterno vero piazza Matteotti e il riordino della relativa facciata nord lungo via Stangade facente parte del complesso medioevale monumentale.
L’intervento, inserito nel programma triennale opere pubbliche del comune è stato riaffidato all’architetto Toni Follina, a lui già commissionato nel 2006, conferendogli anche il coordinamento e la direzione artistica sull’esecuzione dei lavori. Il progetto è stato aggiornato nella parte progettuale, sia perché in parte già realizzato sia per la necessità di adeguare materiali e costi focalizzando l’intervento sull’estensione dello spazio museale.
“Con questo progetto Treviso fa un altro passo in avanti nella riqualificazione e nella valorizzazione del patrimonio architettonico e artistico”, afferma il sindaco Mario Conte. “Si tratta inoltre di un’occasione per valorizzare ulteriormente il Ciclo di Sant’Orsola e altre meravigliose opere presenti nell’Auditorium”.
Nel dicembre del 2019 è stata sottoscritta la convenzione tra comune di Treviso e Mibact, ministero per i beni e le attività culturali, che disciplina tempistiche e rendicontazione relativa al contributo di un milione di euro vincolato alla ricostruzione della parte absidale della chiesa. Il costo è suddiviso in 140mila euro per la progettazione e 860mila per lavori e oneri relativi. Il progetto effettuato è stato autorizzato dalla Sovrintendenza dei beni artistici e culturali.