Leonardo Muraro fa sapere che  “I soldi versati in questi giorni sul Conto Corrente aperto dopo la proposta della ‘Taglia’ verranno convertiti in un Fondo Istituzionale per la Lotta alla Criminalità.” e ringrazia la Comunità trevigiana e non solo per aver dato un forte segnale di solidarietà alle istituzioni impegnate nell’indagine dei coniugi uccisi.
 
“Con questo Fondo vogliamo dare un supporto tangibile alle Forze dell’Ordine che stanno lavorando senza tregua per mantenere la giustizia nel nostro territorio. I soldi raccolti verranno investiti in mezzi e tecnologie avanzate di ausilio alle indagini, per supplire alla carenza di risorse statali.” – spiega  Leonardo Muraro – “In questi giorni la Comunità trevigiana e numerose persone da tutta Italia hanno dato un forte segnale: diverse, infatti, sono state le telefonate di sostegno all’azione promossa dalla Provincia e i versamenti corrisposti sul conto corrente istituito dall’Ente a sostegno della Procura. Invito i cittadini trevigiani a continuare a versare e in settimana comunicheremo anche il numero di sms per il versamento di 1 euro. ” Dall’inizio del 2007 si sono registrati  20 atti criminali gravi, diversi dei quali caratterizzati da assurda e bestiale violenza. " Quasi sempre - secondo Muraro - i carnefici sono stati stranieri, immigrati clandestini. Abbiamo chiesto ripetutamente al Governo supporto alla carenza di personale e mezzi in dotazione alle forze dell’ordine del territorio, senza aver mai ricevuto risposta. Anzi, ci troviamo nell’imminenza di una legge che permetterà l’entrata libera, tramite autocertificazione, a chiunque voglia, quando in altri Paesi al confine vengono prese misure sempre più drastiche come la schedatura delle impronte digitali. Io stesso in visita negli Stati Uniti sono stato schedato senza problemi. Sarà, così, ancora più facile per queste bande di criminali entrare a depredare le nostre abitazioni per poi ritornarsene impuniti a casa loro, vere e proprie razzie che ci riportano ai tempi dei ‘barbari’. Ecco che ancora una volta ci si ritrova ad un punto tale che bisogna rimboccarci le maniche e organizzarci da soli.”