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28 marzo 2024

Treviso

NASCE L’IPA PER PROGETTARE INSIEME IL FUTURO

Ne fanno parte 8 Comuni, i sindacati e alcune organizzazioni produttive. Intercetta fondi UE per 50 milioni e oltre

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

NASCE L’IPA PER PROGETTARE INSIEME IL FUTURO

TREVISO – E’ nata l’Ipa Marca trevigiana. E’ un soggetto politico e non amministrativo che attraverso il metodo della “codecisione” pianifica la programmazione del territorio per intercettare fondi dell’Unione europei stanziati ad hoc. Di quest’Intesa programmatica d’area fanno parte, per ora, solo i Comuni di Treviso, che è capofila, Mogliano, Paese, Morgano, Ponzano, Preganziol, Quinto e Villorba, ma ha chiesto di entrare anche il Comune di San Biagio.

Hanno siglato l’accordo, ieri, giovedì 13 ottobre, anche Cgil, Cisl e Uil, oltre ad Unindistria, Ascom-Confcommercio, Confartigianato della Marca trevigiana, Confcoaperative, Ance, Associazione costruttori edili. Ora lo step successivo è quello di presentare l’accordo in Regione e tramite l’ente veneziano far domanda per intercettare fondi stanziati dalla Comunità europea proprio per le Ipa, Intese programmatiche d’area, ma anche di altri capitoli di spesa.

Si può, se i progetti presentati risultano coerenti con le finalità dell’Ipa, riuscire a portare a casa come minimo 50 milioni di euro da investire per creare sviluppo nel territorio. Una cifra che nessun singolo ente potrebbe mai sognare di incamerare. La firma del protocollo d’intesa per la costituzione della Ipa era stata preceduta da una critica della Cgil che pur aderendo non ha condiviso il metodo e il merito del nuovo soggetto politico che, assicura il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo, non è un doppione, né un carrozzone, non percependo gli esponente che ne fa parte nessun gettone di presenza.

Il segretario provinciale della Cigl, Paolino Barbiero, ha fatto notare che non vi fanno parte molti Comuni dell'area sia sud che a nord di Treviso, che, invece, per omogeneità interessi economici e geografici, dovrebbero far parte di questa struttura con l’obiettivo di ottimizzare la progettualità e la pianificazione degli interventi pubblici del futuro.

 

“C'è il sospetto di un patto politico concluso fra amministrazioni e sindaci dello stesso colore o alleati" ha detto Barbiero che ha aggiunto "Firmiamo l'accordo ma non senza porre un forte accento critico sulla esclusione di numerose altre amministrazioni comunali, situazione assurda che porta a connotare la Ipa della Marca Trevigiana come una operazione parziale, non efficiente, marcata dall'appartenenza politica.

Quali le ragioni di questa esclusione? Sono benvenuti gli altri comuni limitrofi al capoluogo, ha detto Gobbo, ma i colleghi a capo di amministrazioni di centrosinistra, lamentano di non essere mai stai invitati ad aderirvi. L’Ipa Marca trevigiana sarà coordinata dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Treviso, Giuseppe Basso (nella foto), che ha promesso che a breve convocherà il tavolo di concertazione

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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