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28 marzo 2024

Conegliano

Ne ha di tutti i colori

Incontro pelle-piume con i cinquanta canarini di Luigi Zanardo, ornicoltore per amore. Non per nulla a casa sua ci sono anche le...gabbiette matrimoniali

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Luigi Zanardo

CONEGLIANO - Nella sua casa si canta. In coro. Anche quando non c’è nessuno. E il concerto non è alla scala, ma nel sottoscala. La casa dei cinguettii - quaranta o cinquanta o ancora di più se ci sono i ‘novelli’ - è quella di Luigi Zanardo, ornicoltore, presidente della Sezione ornitologica di Conegliano (97 soci nell’anno in corso), che a Bocca di Strada fa nascere, crescere e rendere belli - talmente belli da conquistare il podio ai campionati nazionali - canarini di tutti i colori.

 

Luigi Zanardo, 73 anni portati come un cinquantenne (sarà che è andato in pensione vent’anni fa dopo una prima-parte-di-vita alla Zanussi), la passione avicola ce l’ha da ragazzino. “Avevo 14 o 15 anni - racconta - quando nel tempo libero correvo nei campi a osservare (o catturare!) qualche uccellino selvatico: a quei tempi era un passatempo condiviso dai ragazzi. Poi qualcuno l’ha coltivato, altri no”.

 

Luigi Zanardo non ha tradito la passione giovanile. E ha trasformato parte della sua casa - il garage, la cantina, i locali del piano terra - in una sorta di grande voliera. O di arca di Noè dei canarini, dato che vivono da lui, in coppia, alcuni degli esemplari più rinomati di questa specie.

 

“Possiedo e allevo - spiega Zanardo - canarini Yorkshire, brinati e intensi, Harzer roller, Irish Fancy, canarini Crest col ciuffo e senza, Lizard, Arlecchini portoghesi e Arricciati del nord. Si tratta di esemplari di origine antichissima che i ricercatori e gli appassionati hanno studiato per anni, seguendo le migrazioni dei capostipiti dei canarini dalle Canarie (il luogo d’origine) e le loro diversificazioni fototipiche”.

 

Alla base degli studi di molti genetisti, i canarini sono stati oggetto di indagini che hanno ispirato trattati e testi scientifici e hanno contribuito ad ampliare le conoscenze genetiche su tutte le specie animali. Hanno inoltre ispirato scrittori e poeti, come il grande Umberto Saba. Tra i canarini gialli, rossi, arancioni, screziati della collezione di Luigi Zanardo colpiscono per simpatia i Cresti col ciuffo, che sembrano a un profano - la sottoscritta - dei canarini rock, o i Lizard che per gli ornitofili sono un grande enigma dato che sfuggono a ogni ‘mappatura’, e nessuno sa ancora quale sia l’origine di questa particolare specie, con quale ibridazione sia stata creata, qual è il comportamento genetico del suo disegno

 

. “Il canarino Lizard - spiega Zanardo - è comunque nominato in testi inglesi che risalgono al XV secolo, ed ha probabilmente un’origine ancora più antica”. Le coppie di canarini di Zanardo, a gennaio vengono spostate dalle gabbie-famiglia a delle gabbie ‘matrimoniali’ (la definizione è mia, e probabilmente banalotta), in cui maschio e femmina (a volte un maschio e due femmine) amoreggiano - Zanardo dice che fanno ‘la coppola’ - per produrre le uova che ‘la femmina in estro’ coverà con una temperatura corporea di 37 gradi. Dopo 13 giorni le uova si schiudono per liberare i nascituri.

 

Quanto può vivere un canarino?

Dipende dalle condizioni in cui viene tenuto. A una signoraha fatto compagnia dal balcone per 12 anni.

 

I canarini richiedono un trattamento particolare?

Solo la pulizia delle gabbie richiede due ore al giorno. Poi ciascuno ha dei mangimi adeguati. A volte insieme a questi si mescola dell’aglio che è un ottimo antibiotico naturale. Volendo sintetizzare, la nostra mission è allevare, e proteggere. E quando possibile riportare in vita delle specie di canarini, come il Bossu belga - cioè il canarino Gobbo - che si era praticamente estinto tra le due guerre mondiali. I locali dove i canarini di Zanardo cinguettano con note diversamente armoniche sono inoltre illuminati da neon alla vitamina D. E ‘in dotazione’ hanno anche un assortimento di trasportini omologati, indispensabili per portare i canarini alle manifestazioni e ai campionati che si svolgono un po’ in tutta Italia, dove gli esemplari sfilano davanti a severissimi giudici della Foi, la Federazione Ornicoltori Italiani. Alcuni dei canarini di Zanardo hanno conseguito il titolo di campioni italiani, e i diplomi incorniciati arredano il loro habitat.

 

Che dice sua moglie Ivana di questa passione?

Mi sopporta! Dice che oltre a lei ho sposato anche i canarini! E ha ragione: per curarli a dovere a volte devo rinunciare ad accompagnare mia moglie nei viaggi che fa in Turchia, o in Cina dove mia figlia Eleonora, che fa l’architetto, lavora a un progetto di Renzo Piano. Potremmo chiudere qui, ma sarebbe indelicato salutare i variopinti canarini di Luigi Zanardo senza gettare uno sguardo ammirato e curioso ai piccoli Cardinalini del Venezuela, nati e allevati - nonostante l’esotico cognome - in cattività.

 



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Emanuela Da Ros

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