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20 aprile 2024

Vittorio Veneto

Nei pressi del cantiere del Traforo ecco la "truffa dell'asfalto"

Vittima del raggiro di un team di sedicenti lavoratori un'azienda agricola della zona

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Nei pressi del cantiere del Traforo ecco la

Cantiere del Traforo

VITTORIO VENETO - “Abbiamo del materiale da smaltire, se volete vi copriamo le buche gratis”. E’ arrivata a Vittorio Veneto, nei pressi del cantiere del Traforo di Santa Augusta, la banda dell’asfalto: un team di truffatori che, con ruspe, camion e operai promette di eseguire lavoretti gratuitamente, per poi asfaltare grandi superfici e presentare conti salati.

Vittima del raggiro, tempestivamente bloccato dai Carabinieri, una piccola azienda agricola della città che, lunedì scorso, si è vista arrivare il team di sedicenti lavoratori che, con la scusa di aver avanzato materiale dal cantiere del Traforo, ha chiesto se poteva coprire le buche sulla strada antistante l’azienda. “Ci costa di più smaltire il materiale che eseguire questo lavoretto - avrebbe detto al titolare un uomo di mezza età - vi facciamo il lavoro gratis, ci fareste un favore”.

 

“L’uomo - racconta il titolare dell'azienda vittima del raggiro - era molto gentile, di aspetto curato. Aveva l’accento inglese, anche se cercava di parlare in italiano. Era probabile che fosse di origini irlandesi, mentre gli operai provenivano dell’Est Europa. Si sono presentati con camion, ruspe, vestiti da lavoro e ci hanno chiesto di poter riempire le buche. Si sono messi a lavorare senza darci il tempo di pensare, poi ha iniziato a piovere e sono scomparsi”.

“Questa mattina, intono alle 6.45, si sono ripresentati - continua il titolare - e si sono messi al lavoro asfaltando 200 metri di strada, senza aver concordato con noi nulla. Per questo abbiamo chiamato i Carabinieri, che sono arrivati e hanno preso i dati degli operai, bloccando i lavori. Ma chi aveva commissionato il lavoro era già sparito”.

 

La paura dei titolari dell'azienda è che queste persone possano ripresentarsi: “Abbiamo detto loro che non siamo stati noi a chiamare le forze dell’ordine, perché temiano un gesto di ritorsione nei nostri confronti. Hanno cercato di truffarci, e non sappiamo a cosa sono pronti. In fondo ci hanno guardato la casa, le serrature, sono stati per ore di fronte alle nostre finestre”.

 

L’episodio avvenuto in città non è di certo l’unico messo a segno da questa banda: la “truffa dell’aslfato”, come viene definita, è stata segnalata molte volte ai Carabinieri in tutte le regioni del Nord Italia. In questi giorni, la banda, è a Vittorio Veneto. E, con la scusa dei lavori in corso da Sant’Andrea a Savassa, cerca di spillare grosse somme di denaro fingendo di avere "materiale avanzato".

 



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Stefania De Bastiani

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