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25 aprile 2024

Castelfranco

Nella Castellana, artigiani e imprenditori lavorano più di 200 giorni all'anno per pagare le tasse

Oggi è il Tax Free Day, il primo giorno in cui gli imprenditori lavorano per sé stessi e non per lo Stato. Tra rincari e burocrazia opprimente, la CNA chiede più attenzione da parte della politica.

| Leonardo Sernagiotto |

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| Leonardo Sernagiotto |

Artigiani e imprenditori

CASTELFRANCO – Oggi, giovedì 28 luglio, è il Tax Free Day per gli imprenditori della Castellana: si tratta del primo giorno del 2022 in cui imprenditori e artigiani iniziano a lavorare per sé stessi e non più per pagare le tasse allo Stato. Significa che ogni imprenditore, artigiano, partita IVA deve lavorare oltre metà dell’anno (più di 200 giorni solari) per lo Stato. Inoltre, senza interventi a favore, si tratta di un giorno che è destinato a spostarsi sempre più avanti nel calendario: il total tax rate (TTR), già particolarmente elevato (57,50%) è salito di ulteriori 0,20 punti rispetto all’anno precedente e del 4% rispetto al 2019, quando il tax free day cadeva il 16 luglio.

Il calcolo del Ttr viene fatto sul reddito di una ditta artigiana con dipendenti che dichiara un imponibile di 50 mila euro annui. Alle aliquote Irpef - del 23%, 25% e 35%, a seconda dello scaglione di reddito - va aggiunto il costo dei contributi previdenziali Inps che, per il settore artigiano, variano dal 24 al 25%. Vanno inoltre aggiunte le tasse regionali e comunali. Il calcolo del Ttr tiene infine conto del peso delle imposte e della Iva non detraibili per effetto delle normative fiscali. La tanto complicata quanto esosa normativa fiscale e contributiva, infatti, fa sì che un artigiano paghi le tasse anche su costi sostenuti ma non deducibili.

In ogni caso, per la CNA oggi è un giorno di festa, anche se amara, in cui portare l’attenzione sul tema della pressione fiscale, sempre troppo alta e scarsamente incentivante per chi fa impresa. Tuttavia, si preannuncia un autunno di dolore per le imprese, dovuto soprattutto all’aumento dell’inflazione e al rincaro delle spese dei materiali, così come dell’energia e dei carburanti.

Commenta Gianpaolo Stocco, presidente di CNA Castelfranco Veneto: “Il sistema tributario italiano va riordinato e serve soprattutto una radicale semplificazione burocratica, come chiediamo da anni. Invece la burocrazia continua ad aumentare e rappresentare un vero moloch per chi fa impresa”.

“Con l’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica ci attendevamo un alleggerimento degli adempimenti in capo alle imprese e ai professionisti – protesta Roberto Ghegin, direttore di CNA Castelfranco -. Invece gli adempimenti fiscali sono aumentati. Le imprese sono inoltre costrette a sostenere costi per adempimenti ridondanti quali il visto di conformità, necessari avere la disponibilità dei propri crediti fiscali”.

 


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