Caserme dei militari: firmato protocollo con la Città
Il sottosegretario Alfano chiude la settimana al Museo della Battaglia: ora è ufficialmente aperto
In foto, da sinistra il generale Stano, Reggi, Alfano, in piedi il segretario comunale Vittorino Spessotto, Tonon, il generale Antonio Caporotundo e il tenente colonnello Luca Andreoli
VITTORIO VENETO - Con la firma di un protocollo d'intesa tra Ministero della Difesa, rappresentato dal sottosegretario Gioacchino Alfano, dall'Agenzia del Demanio, rappresentata dal Direttore Roberto Reggi e dalla Città di Vittorio Veneto, rappresentata dal sindaco Roberto Tonon, si è conclusa la settimana densa di eventi, programmati all'interno del Museo della Battaglia.
Nella mattinata piazza Giovanni Paolo I è stata meta di cittadini e autorità, come era avvenuto ieri, domenica, quando più di un migliaio di persone aveva visitato il museo aperto al pubblico.
Nell'aula civica il sindaco Tonon, emozionato, ha portato il saluto di Vittorio Veneto, ricordando il fondatore Luigi Marson, ragazzo del '99, e sottolineando che"tutta la settimana è stata vissuta con la memoria per la libertà ricevuta e come debito di riconoscenza ai morti della grande guerra. Oggi investiamo in cultura della pace!".
Tra gli ospiti erano presenti il prefetto Maria Augusta Marrosu, il presidente della provincia Leonardo Muraro, che nel breve indirizzo di saluto si è detto fiducioso che il museo della battaglia e Vittorio Veneto possano favorire il turismo in zona, il Vescovo di Vittorio Veneto, Mons. Corrado Pizziolo, molti sindaci, militari e dirigenti scolastici, oltre che rappresentanti di istituzioni e associazioni di varia natura.
Il presidente Luca Zaia ha inviato una lettera con la quale giustificava la sua assenza. E' intervenuto il generale di Corpo d'Armata, Bruno Stano, comandante della Comando Forze di Difesa interregionale del Nord.
Ha ricordato che il forte legame tra l'esercito e Vittorio Veneto non verrà meno, per i 60 anni durante i quali la Città ha sostenuto i militari, il cui comando è tornato a Padova, da dove era stato trasferito a Vittorio Veneto.
Il sottosegretario Alfano, a cui è stato consegnato in dono una copia in argento della "nike", la vittoria alata, simbolo della Cittàm è rimasto affascinato dal messaggio colto a Vittorio Veneto, apprezzando la rete dei musei, che intende aprirsi all'Europa, un'Europa unita, in grado di organizzarsi contro le minacce, ma con il fine prioritario di ridurre i conflitti.
Si è soffermato sul Libro Bianco del Ministero della Difesa che è un'idea, un documento guida per il mondo dei militari, che operano per la pace.
Al termine dell'incontro le autorità sono stati guidati alla scoperta del nuovo museo, molto apprezzato dal direttore Roberto Reggi, che ci ha confermato come "il nuovo allestimento è straordinario, perché interattivo dal punto di vista didattico, riesce a dare il senso del vivere dei militari durante il conflitto; ci si lascia immedesimare nella vita degli altri, perché ricordare il passato aiuta la costruzione di pace per il futuro".
pietro.panzarino@oggitreviso.it