Progetto Sprar, Vittorio Veneto concede una casa ai profughi
Il comune partecipa allo Sprar inaugurato da Treviso nel 2015
VITTORIO VENETO - Vittorio Veneto si “accoda” a Treviso e aderisce al progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e profughi) avviato dal capoluogo nel 2015.
L’accoglienza diffusa inaugurata da Treviso vede la partecipazione dei comuni di Casier, Casale sul Sile, Carbonera, Mogliano Veneto, Silea, Ponzano, Maserada sul Piave, Monastier di Treviso e Preganziol: la realizzazione dello Sprar, però, attualmente risulta incompleta, visto che – come recita la delibera del comune vittoriese - sono “rimasti non utilizzati 6 posti per l’accoglienza”.
Vittorio Veneto entra quindi nel “team” di Comuni che hanno aderito al progetto, proprio in virtù della sua attuale incompiutezza: l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Tonon ha deciso di mettere a disposizione dei profughi una casa di proprietà comunale in via Cal delle Prade.
La Città della Vittoria aveva tentato di dar vita ad un progetto Sprar autonomo nel 2016, ma nessuna cooperativa aveva aderito al bando emanato dall’amministrazione.
Questo uno dei motivi che ha fatto propendere per l’aggregazione all’iniziativa trevigiana: “Per il comune di Vittorio Veneto, da un punto di vista gestionale e organizzativo complessivi, risulta più opportuno ed efficace aderire ad un progetto già in essere come quello del comune di Treviso” si legge nella delibera di giunta, che reca la data dell’11 aprile.