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14 dicembre 2024

Castelfranco

Passeggeri treno molestati da baby gang: nessuna denuncia

Calderoli: “Vogliamo premiare questi piccoli criminali dandogli la cittadinanza?”

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

Passeggeri treno molestati da baby gang: nessuna denuncia

CASTELLO DI GODEGO - Il treno è rimasto fermo a lungo ma nessuno dei passeggeri ha ritenuto fosse opportuno sporgere denuncia e dunque, per i carabinieri, le molestie e le minacce da parte di un gruppo di giovani è per ora da classificare come "bravata".

L'azione condotta da quattro ragazzi sconosciuti sabato sera, in un vagone del treno partito da Mestre (Venezia) e diretto a Bassano del Grappa (Vicenza) per il momento pare non essere destinata ad avere conseguenze giudiziarie, a meno che Trenitalia non voglia sollevare una contestazione per interruzione di pubblico servizio.

 

I viaggiatori, secondo la ricostruzione, sarebbero stati molestati ripetutamente dal gruppo di passeggeri saliti a Castelfranco i quali, in stato di apparente alterazione, li avrebbero minacciati e insultati sostenendo di essere i padroni del treno. Il convoglio è allora stato fermato alla stazione di Castello di Godego (in foto) dove nel frattempo erano stati fatti giungere i carabinieri.

 

Le immagini riprese da un viaggiatore e probabilmente anche da dispositivi interni al vagone potrebbero ora aiutare a risalire all'identità dei passeggeri molesti. 

 

Intanto l’episodio di Castello di Godego alimenta le polemiche a livello politico. Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, lo cita parlando di ius soli.

"La signora Boldrini – ha detto Calderoli - che oggi sentenzia che sarebbe miope non approvare lo ius soli, non ha nulla da dire sul fatto che una baby gang di ragazzini africani ha messo e ferro e fuoco un treno nel trevigiano, aggredendo, minacciando e insultando i passeggeri? E non ha niente da dire sul fatto che sempre ieri una baby gang di egiziani, tutti tra i 13 e i 15 anni, a Milano ha aggredito e cercato di violentare due ragazze in un parco?

Tutto questo nonostante il terribile stupro avvenuto un mese fa a Rimini, che avrebbe dovuto alzare la guardia su questi fenomeni così pericolosi. Prima di regalare la cittadinanza italiana con lo ius soli rendiamoci conto che questi minori devono seguire un lungo percorso di integrazione, imparando a rispettare i nostri valori e anche le nostre leggi, cosa che, come dimostra la cronaca quotidiana, non sta affatto avvenendo. Oppure vogliamo premiare questi piccoli criminali dandogli la cittadinanza?".

 



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Matteo Ceron

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