TREVISO - “Grazie al giovane eroe che ha salvato nostro figlio”. Sono queste le parole di Giorgio e Elisa, genitori di un tredicenne, che lunedì scorso ha soccorso il ragazzino a cui era andato di traverso un boccone di brioche e non riusciva più a respirare.

“La mattina di lunedì mio figlio di 13 anni si trovava in stazione ferroviaria a Treviso con mia madre - racconta il padre Giorgio ancora scosso dall’episodio - e mentre stava consumando una brioche e un boccone gli è andato di traverso. Seguono attimi di paura, mio figlio non riesce a respirare, è quasi viola in volto e mia madre era disperata, in lacrime, perché non sapeva come aiutarlo”. Ed è a questo punto che interviene il giovane eroe misterioso che ha aiutato il ragazzino praticandogli la manovra di disostruzione delle vie respiratorie. “Mantenendo la calma e sangue freddo il giovane si è avvicinato a mio figlio e praticandogli la manovra di Heimlich è riuscito a fargli espellere il boccone che ostruiva le vie respiratorie”.

“In questi casi la domanda viene spontanea: se non ci fosse stato quel ragazzo? - si chiede Giorgio - Se mio figlio fosse stato da solo? Sappiamo che sono cose che capitano, ma è stato un lunedì di paura, e soprattutto di gioia, perché mio figlio è salvo”.

I genitori vorrebbero ora ringraziare quel giovane sconosciuto che ha salvato il loro figlio: “Non sappiamo nulla di questo ragazzo, se non che lavora per il Comune di Treviso in una sede di piazza delle Istituzioni, che è alto 1 metro e 80 e di corporatura robusta”. “Speriamo che il sindaco della città possa rintracciare questa persona: è difficile, a mio avviso, trovare qualcuno che dimostra un simile spirito di altruismo”. Una storia a lieto fine che la famiglia del 13enne vorrebbe concludere con una stretta di mano e un premio a questa persona.