Seimila chilometri a piedi per la lotta alla sclerosi multipla
L’arrivo a Conegliano di Marco “Osky” Togni
CONEGLIANO - 205 giorni di cammino ininterrotto, quasi 4600km percorsi: è questo il ruolino di marcia odierno di Marco “Osky” Togni. Partito lo scorso 17 marzo da Genova, Marco è giunto ieri, 6 ottobre, alla prima delle tre tappe trevigiane (oggi sarà a Pieve di Soligo e martedì a Valdobbiadene) del suo cammino attraverso tutta la penisola.
Accompagnato dal gruppo Tamburi e Sbandieratori di Conegliano e dai membri dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla sezione Treviso, Marco ha fatto un ingresso trionfale in città sfilando per tutta Via XX settembre fino a Piazza Cima dove gli sbandieratori si sono esibiti in uno spettacolo
Ma chi è Marco? E cosa lo spinge a percorre quelli che alla fine saranno 6000km a piedi in 259 giorni? Partiamo dall’inizio. Marco è un ingegnere di 36 anni, di Finale Ligure (SV), con la passione per il trekking. Come altri prima di lui, ha deciso di intraprendere un viaggio a piedi lungo lo Stivale. Spinto dalla passione per il camminare e per il Bel Paese, ma non solo. Marco ha deciso di “donare” questa sua impresa alle persone affette da sclerosi multipla, una malattia progressivamente invalidante. Si tratta di una patologia infiammatoria con disturbi a carico della vista, della sensibilità tattile, della coordinazione e una invalidante debolezza muscolare.
Marco, come ti sei avvicinato alla problematica della sclerosi multipla?
In verità è stata una cosa inaspettata. Da tutta la vita sognavo di girare l’Italia a piedi per una causa importante, ma non sapevo quale. Una sera un’amica mi ha parlato della SM e di AISM e ho subito capito che dovevo camminare per chi ne è affetto, che invece fa fatica a farlo. L’altro motivo della mia scelta è che la malattia viene solitamente diagnosticata in giovane età, tra i 20 e i 40 anni, quindi cammino per i miei coetanei.
Come hai scelto le tappe del percorso?
Ho pianificato tutto ad agosto 2018. Volevo fare un percorso ad anello che toccasse tutte le regioni d’Italia, comprendendo grandi città e cittadine e ho scelto di partire da Genova perché, oltre a ospitare la sede nazionale dell’AISM, in quei giorni era sconvolta dalla caduta del ponte Morandi.
Qual è la tua tappa-tipo?
Faccio ogni giorno circa 25 chilometri. di media. Certe volte sono più svelto, altre volte meno, dipende anche dal territorio e dalle situazioni meteo, anche se non sono mai andato oltre i 40km. Parto solitamente entro le 8 del mattino e poi arrivo quando arrivo. Di solito dopo pranzo. Poi dipende dagli impegni, certe volte ho degli incontri organizzati, altre volte mi riposo e mi dedico ai social.
Marco tiene un diario aggiornato delle sue tappe su “osky4aism”, un gruppo Facebook dovete è possibile seguirlo giorno per giorno. Della tappa di ieri Marco ha scritto: “La foto del giorno arriva... in ritardo! Questa è Conegliano! Oggi tappa semplice, ben gestita, classica giornata in cui camminerei all’infinito... poi un arrivo davvero incredibile…ma di questo ne parlerò in un altro post ”.
E stamattina prima di partire per Pieve di Soligo ha pubblicato il video del suo ingresso “trionfale” a Conegliano. Oggi verso le 16.30 è prevista l’accoglienza all’interno della biblioteca comunale pievigina, mentre domani dovrebbe arrivare a Valdobbiadene in piazza Marconi poco dopo le 18.
Ieri a Conegliano era presente tra le autorità anche Annalisa Todoverto, presidente di AISM Treviso, a cui abbiamo chiesto cosa consigliare a un giovane ragazzo a cui viene diagnosticata la SM. “Di non chiuderti. Non avere paura. Condividi. Parlarne con chi vive lo stesso problema e con le associazioni che lottano per la ricerca è un aiuto fondamentale per affrontare la malattia e viverla con meno paura.”
Clara Milanese