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29 novembre 2024

Conegliano

BABY PIROMANI IN AZIONE - PARLA IL TITOLARE DEL RUSTICO

Due quattordicenni responsabili dell'incendio a Rua di Feletto

| Andrea Armellin |

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| Andrea Armellin |

San Pietro di Feletto – Sono due baby piromani di 14 anni, gli autori dell’incendio che il 28 gennaio scorso ha distrutto un ricovero attrezzi provocando 70 mila euro di danni a Rua di Feletto. I due hanno confessato di aver tentato di appiccare l’incendio anche due giorni prima. Uno dei due, al momento del fatto, non aveva ancora compiuto 14 anni ed è quindi non imputabile.


Non c’è voluto molto ai Carabinieri della Compagnia di Conegliano per identificare i responsabili dell’incendio che il 28 gennaio scorso, in via Papa Giovanni XXIII a Rua di Feletto aveva distrutto un rustico in fase di ristrutturazione di proprietà di un dentista vittoriese. Raccogliendo le testimonianze e le segnalazioni tra i compaesani, i militari dell’Arma sono riusciti a risalire a due ragazzini di 14 anni, residenti in paese. Sono loro gli autori del rogo che ha provocato 70 mila euro di danni, distruggendo mezzi agricoli, varie attrezzature per la vendemmia oltre a tutto il primo piano dell’edificio in ristrutturazione. I due adolescenti, hanno appiccato il fuoco utilizzando del gasolio ad uso agricolo trovato sul posto, accendendo diversi focolai in più punti dello stabile, a conferma che questa volta volevano andare a segno. I baby piromani, infatti, hanno confessato di aver tentato di dare alle fiamme il rustico già un paio di giorni prima ma senza riuscirci.


Ad incastrarli le testimonianze dei cittadini ed in particolare degli agricoltori del posto che quel giorno li hanno visti scappare dal luogo dell’incendio.: “Il contributo dei cittadini – spiega il capitano Valerio Marra, comandante della compagnia coneglianese-, è stato determinante, grazie alle descrizioni e alle indicazioni che ci hanno dato in poco tempo siamo riusciti a risalire ai due ragazzi autori di un episodio gravissimo e reiterato che conferma come il secondo incendio sia stato premeditato”.

I due ragazzini, accompagnati dai genitori in caserma, dopo un’iniziale reticenza hanno ammesso le proprie responsabilità senza spiegare i motivi del gesto. I due e le rispettive famiglie, infatti, non conoscono il proprietario dell’immobile. E non si tratta neppure di ragazzi disagiati o che vivono in situazioni problematiche. Famiglie italiane, genitori che lavorano e una vita assolutamente normale. Probabilmente all’origine del gesto la noia di un pomeriggio come tanti da far passare cercando qualcosa per divertirsi.

Le indagini continuano per accertare se i due adolescenti possano avere qualche responsabilità anche con un precedente incendio ad un altro ricovero attrezzi avvenuto qualche giorno prima a Santa Maria di Feletto. In quel caso il proprietario aveva addirittura messo una taglia sui piromani: “Al momento – conclude il capitano Marra -, non ci sono elementi per pensare che i due 14enni possano essere gli autori di quel rogo. Riteniamo che, nel loro caso, si sia trattato di un episodio isolato”.

I ragazzini sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori, anche se quello che al momento del fatto aveva 13 anni per la legge italiana, essendo minore di 14 anni, non è imputabile.

Milvana Citter

 

 

San Pietro di Feletto – Dispiaciuto e preoccupato. Così si sente Attilio Ceschin, il dentista proprietario del rustico incendiato dai baby piromani.

“Questi episodi indicano chiaramente che in paese c’è un disagio giovanile e mi piacerebbe fare qualcosa per evitare che altri ragazzi finiscano a compiere simili azioni”.

Il dentista di Vittorio Veneto, proprietario del rustico dato alle fiamme da due 14enni, non nasconde la sua amarezza per l’esito delle indagini: “Dispiace – commenta – sapere che a provocare tutti quei danni, probabilmente per noia, sono stati due ragazzini così giovani. Appena successo il fatto, sentendo le testimonianze dei miei vicini avevo capito chi potevano esserne gli autori anche se speravo non fosse così”. Il professionista ha avuto anche un contatto con le famiglie dei due adolescenti: “I genitori dei ragazzi stessi mi hanno detto che i loro figli avevano ammesso le proprie responsabilità. Credevo però che quel gesto fosse il frutto di una fatalità, di una bravata finita male e non di un gesto intenzionale. Ed è proprio questo quello che più mi preoccupa”.

Le famiglie dei ragazzi si sono impegnate a risarcire il danno, i periti sono già all’opera, ma ciò che angustia di più il dentista sono i motivi per cui i due ragazzini hanno incendiato il suo rustico. Secondo Ceschin, infatti, azioni come queste mostrano che i giovani sono fragili e vivono male la loro adolescenza: “Al di là del fatto che mi ha toccato personalmente, mi dispiace pensare che due 14enni siano arrivati a tanto per noia, magari perché in paese non ci sono attività e luoghi di aggregazione dove divertirsi in modo sano. Per questo vorrei coinvolgere le istituzioni per riuscire ad organizzare qualcosa in quel senso, coinvolgendo gli stessi giovani nella scelta e nella realizzazione.

Insomma vorrei che da un fatto negativo, che evidentemente mostra un disagio, nascessero iniziative a favore dei ragazzi”.

 

 

 


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Andrea Armellin
Fotografo e grafico. Spande la fotografia a piene mani ovunque gli riesca

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