POSSAGNO - Una nomina che si aspettava da più parti: Moira Mascotto, è la nuova direttrice del Museo Gypsoteca Antonio Canova di Possagno. Mascotto, classe 1974, di Cavaso del Tomba, era già in forza al Consiglio dell'ente e la nomina di un nuovo direttore era attesa già dallo scorso anno, dopo la fine del mandato di Mario Guderzo, scaduto lo scorso 31 dicembre.

Ad inizio anno, la nomina, subito ritirata di Chiara Casarin, a cui sono seguiti mesi di vuoto, con la perdita di un consigliere: per Possagno è ora di guardare avanti, per valorizzare, senza ulteriori incertezze, la preziosa eredità canoviana. Mascotto, laureata in Storia dell’arte e conservazione dei beni storico-artistici presso l'Università degli Studi di Udine con una tesi su “Giovanni Battista Sartori e la Gypsotheca di Possagno," è inserita da molti anni nell'associazione Amici del Canova e da due anche nel Consiglio della Fondazione.

La scelta caduta è su di lei, all'interno di una rosa di una decina di candidati, ed ha avuto il pieno avallo anche dal Presidente di Fondazione Canova, Vittorio Sgarbi, che elogia l'impegno e le competenze della neodirettrice: "Ho osservato l’impegno e la determinazione della dott.ssa Mascotto" ha detto il critico "sono sicuro che garantirà un'amorevole custodia della memoria di Canova, della Gypsotheca e della sua Casa, con la passione della conoscenza”.

Estremamente soddisfatto anche il sindaco di Possagno, Valerio Favero, vicepresidente della Fondazione: "Conosce molto bene la nostra realtà e questo le permetterà di essere incisiva fin da subito: le auguro Buon lavoro!". Alla Mascotto, l'arduo compito di trainare Museo e Gypsoteca alle celebrazioni canoviane del 2022, per cui il territorio ha notevoli aspettative.

Eventi nazionali ed internazionali, metteranno al centro il piccolo paese di Possagno: "Sono onorata di questo incarico" ha detto a caldo la neodirettrice del Museo "conservare e valorizzare sono le parole chiave, ma non sono sola. Con me il Consiglio di amministrazione di Fondazione, l'approvazione di Vittorio Sgarbi, il Comitato di studi coordinato dal professor Francesco Leone e uno staff di professionisti, con cui non mancherà il confronto."