Buongiorno a tutti!

Sembra un pò tornata indietro la stagione, con temperature che si mantengono su valori inferiori alla media e il ritorno della neve fino attorno ai 1000m. Siamo però ad aprile, un mese assai instabile ( poche le eccezioni, l'ultima nel 2007 quando ci furono temperature elevatissime e quasi totale assenza di piogge) e spesso caratterizzato dal ritorno di condizioni più vicine a quelle invernali. Nel 2001 le irruzioni fredde furono molto più consistenti con episodi di pioggia mista a neve anche in prossimità delle pianure.

Andando ancora più indietro, merita ricordare quello che accadde il 17 aprile 1991 quando una vera e propria tormenta di neve investì il Nord Italia colpendo specialmente Piemonte e Lombardia dove nevicò anche in pianura.

Ecco intanto la neve sui versanti meridionali di Col Visentin e Monte Pizzoc questa mattina

Alle nostre latitudini sono due le stagioni che sono ben definite, estate ed inverno; il tempo tra le due protagoniste è caratterizzato da alternanza e transizione verso un regime o l'altro: "primavera" e "autunno" non sono vere e proprie stagioni, e non lo sono mai state. Così che anche Leopardi  riporta uno scritto di Magalotti che nel 1683 scrive "Qui in Italia è voce e querela comune che i mezzi tempi non vi son più"  [...] Io ho udito dire a mio padre che in sua gioventù a Roma, la mattina di Pasqua di resurrezione ognuno si rivestiva da state. Adesso chi non ha bisogno d’impegnar la camiciola, vi so dire che si guarda molto bene di non alleggerirsi della minima cosa di quelle ch’ei portava nel cuor dell’inverno".

Non si tratta quindi di sconvolgimenti da riscaldamento globale quello che spesso sentiamo dire, ma è una sensazione che ben si rivela dall'osservazione di quanto detto prima, che le "mezze stagioni" sono veramente tali, e quindi non hanno caratteristiche proprie ma sono frutto dell'alternanza di fasi calde e fredde.

Veniamo ora ai nostri più moderni cieli; perturbazioni in serie questa settimana, e ancora è aperta la porta dell'Atlantico. L'immagine del satellite chiarisce l'arrivo di una nuova perturbazione che già si nota sulla Francia, seguita da aria più fredda ( frecce blu).

Il tempo tenderà a peggiorare progressivamente da domani, e i fenomeni più consistenti sono attesi tra domenica pomeriggio e le prime ore di lunedì. A seguire giungerà un progressivo miglioramento con tendenza ad aumento termico nel corso della prossima settimana. Vediamo allora il dettaglio per i prossimi giorni:

Sabato 3 aprile (90%): nuvolosità variabile al mattino e nella prima parte del pomeriggio, mentre via via andando verso sera si assisterà a un aumento generale delle nubi che in serata sarà associato alle prime, deboli piogge (40-50%). Clima ancora fresco e umido.

Domenica 4 aprile - Pasqua ( 80%): cielo nuvoloso con deboli e intermittenti piogge al mattino (60-70%), e peggioramento più sensibile dal pomeriggio con fenomeni in intensificazione fino a moderati in serata- notte. La neve tornerà inizialmente attorno a 1500m, in calo progressivo a 1200m nella notte. Temperature stazionarie.

Lunedì 5 aprile - Pasquetta ( 80%): nella notte e al mattino avremo ancora maltempo, che tenderà però ad attenuarsi gradualmente con il passare delle ore. Dalle ore centrali e in particolare al pomeriggio si avranno schiarite anche ampie, ma il soleggiamento potrà indurre la formazione di nubi cumuliformi con brevi rovesci in particolare sulle zone prossime ai monti. Temperature massime in lieve ripresa. Miglioramento più deciso dalla serata.

Martedì 6 aprile( 70%): tempo discreto o buono con ampi tratti soleggiati e clima più mite; nel pomeriggio non saranno esclusi rovesci di breve durata, che si esauriranno alla sera. Temperature in rialzo.