"Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”, i sindacati si mobilitano per la sicurezza
"La morte di Mattia Battistetti e i gravi incidenti in azienda ad Asolo e Refrontolo riportano al centro dell’attenzione il dramma degli infortuni sul lavoro"
| Isabella Loschi |
TREVISO - La morte di Mattia Battistetti e i gravi incidenti avvenuti nelle aziende di Asolo e di Refrontolo riportano urgentemente al centro dell’attenzione il dramma degli infortuni sul lavoro.
“I fatti recenti in provincia di Treviso e le decine di incidenti spesso non citati dalle cronache mettono in evidenza come si sia allentato il presidio e l’attenzione sul sistema di prevenzione territoriale e nelle aziende”, affermano Mauro Visentin, segretario generale Cgil Treviso, Massimiliano Paglini, segretario generale Cisl Belluno Treviso, e Gianluca Fraioli, segretario generale Uil Treviso.
Proprio per affrontare l’emergenza sicurezza, le organizzazioni sindacali trevigiane danno il via ad una campagna mirata ad affrontare il problema con proposte concrete e assemblee sui luoghi di lavoro. “L’emergenza Covid - proseguono i segretari generali -, che ha determinato una crescita esponenziale di infortuni, anche mortali, tra i medici e gli operatori sanitari, e l’aumento generale degli incidenti in tutti i luoghi di lavoro, deve richiamare tutti i soggetti in gioco ad una rinvigorita cultura della responsabilità, nella quale la prevenzione deve rappresentare un investimento, e non un costo”.
Quattro le richieste delle organizzazioni sindacali: incremento degli organici degli enti preposti ai controlli, in particolare di Spisal, Sian, Sisp, servizi veterinari, ispettorato del lavoro, Inail; utilizzo appropriato di tutti gli operatori e dei tecnici in organico; formazione obbligatoria con certificazione per tutti le lavoratrici e i lavoratori. “Riteniamo imprescindibile - affermano Visentin, Paglini e Fraioli - che si definiscano regole più stringenti ed efficaci che rendano obbligatoria la formazione nei luoghi di lavoro attraverso un sistema di verifica e presidio da parte delle organizzazioni sindacali e degli enti bilaterali”. Infine, la necessità di maggiori sinergie tra associazioni di categoria e associazioni datoriali nell’ottica di ottimizzare e diffondere la cultura della prevenzione e della responsabilità.
Rimane cruciale, comunque, il tema delle verifiche ispettive. “Gli ottomila sopralluoghi Spisal eseguiti nelle aziende del territorio nel 2020 - sottolineano - si rifanno in particolare ad un’attività di compilazione di una semplice check list con raccomandazioni generiche e non come verifiche stringenti nei cantieri e nei luoghi di lavoro. Diciamo basta a questo sistema di superficialità e di negligenze”.
Come annunciato all’assemblea nazionale di Cgil, Cisl e Uil “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro” sono in programma iniziative di mobilitazione nelle date del 24 e 28 maggio, mentre da giovedì 20 maggio sono previste le assemblee nei luoghi di lavoro.
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