TREVISO - “Troppi voli a bassa quota sopra le case dei quartieri sud di Treviso”. L’aeroporto Canova torna a far discutere. La ripresa dell’attività dello scalo trevigiano, tornata quasi ai livelli pre pandemia con 6.590 movimenti aerei nei primi quattro mesi dell’anno, è stata subito notata dai residenti dei quartieri di Santa Maria del Sile, San Lazzaro e San Zeno che proprio nei giorni scorsi hanno dato via ad un nuovo comitato, il secondo dopo lo storico “Comitato no aeroporto”, per chiedere il rispetto degli accordi e un maggior monitoraggio sul rumore acustico. Tante le lamentele per i decolli troppo bassi sopra i quartieri della città.

Il neo comitato ha già dato vita ad una raccolta firme per chiedere lo “stop ai sorvoli a bassa quota sui quartieri del Terraglio e di Treviso sud” e inviato una lettera ai sindaci di Preganziol, Casier, Treviso e Quinto di Treviso chiedendo il rispetto degli accordi sul rumore e sulla salute pubblica.

“Chiediamo l’immediata necessità di far applicare, da subito, ai piloti le nuove regole statuite nel decreto 104 firmato dal ministro della Transizione Ecologica e dal ministro della Cultura, le quali prescrivono l’obbligo di attenersi alle “Procedure Antirumore” - si legge nella missiva indirizzata ai primi cittadini - regole, che purtroppo non risultano ancora pubblicate nella “Raccolta di Informazioni Aeronautiche”, relativa a tutti gli aeroporti italiani compreso quello di Treviso”. Queste regole prevedono il 21% dei decolli lungo la rotta verso Treviso. “Il problema è che i piloti non seguono l’itinerario previsto perché il contenuto delle modalità operative non viene ancora pubblicato”. Il comitato infine chiede che “i voli commerciali vengano spostati a Istrana”.