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30 novembre 2024

Treviso

Rock, Charlie e Malik, i cani che aiutano i bambini con fragilità

Al via il primo summer camp inclusivo con i cani rivolto ai bambini dai 5 ai 12 anni con difficoltà cognitive e fisiche

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

cani Onlus carolina

TREVISO - Una settimana insieme agli amici pelosi Rock, Charlie e Malik per esprimere meglio se stessi e fare squadra. E’ partito oggi, mercoledì, per la prima volta, il camp inclusivo organizzato da Onlus Carolina Treviso per dare la possibilità ai bambini con fragilità di sviluppare e riappropriarsi della propria autonomia attraverso l’aiuto di alcuni cani speciali. L’associazione, nata circa quattro anni fa, attraverso il progetto “Con una zampa di fa di più”, si occupa di bambini che presentano fragilità, aiutandoli a superarle grazie all’aiuto di tre meravigliosi e super addestrati cani.

“L’idea di realizzare un camp inclusivo con i cani nasce perché il cane è portatore innato di regole sociali e attraverso di lui i bambini possono conoscere queste regole e apprendere come ognuno, quando è nel proprio ruolo, con le proprie capacità, può esprimere al meglio se stesso”, spiega l’associazione. “Sperimentare i ritmi giornalieri che hanno a che fare con i ritmi del cane aiuta a sviluppare il pensiero verso l’altro individuo e le sue esigenze. Allo stesso modo i bambini comprendono le esigenze di un compagno speciale e quindi si aiutano a vicenda facendo squadra e mettendo a frutto le loro eccellenze”.

Questa prima edizione del summer camp, rivolta a famiglie della Provincia di Treviso con bambini dai 5 ai 12 anni con difficoltà cognitive, disabilità intellettive e fisiche, si svolgerà a Dobbiaco in collaborazione con i comuni di Treviso e di Dobbiaco. Realizzare questa attività in montagna significa dare la possibilità ai bambini di fare un’esperienza inclusiva in un luogo fuori dall’ambiente abitudinale, liberandosi di barriere fisiche ed emotive, dedicando spazio e tempo al proprio io nel rispetto di sé stessi e di tutto ciò che li circonda. L’obiettivo è quello di favorire delle esperienze attraverso ciò che la montagna offre nel rispetto della natura, stimolare l’aspetto cognitivo nel bambino, sviluppare e aumentare l’autonomia nella quotidianità prendendosi cura di sé, del cane, della natura e degli altri. 

“Il cane è uno strumento per mediare una serie di esercizi di stimolazione motoria, cognitiva, emozionale”, commenta Monica Caccin, vicepresidente e coordinatrice del progetto. “L’operatore, attraverso il cane, aiuta i bambini ad aprire delle porte che altrimenti rimarrebbero chiuse, ottenendo dei buoni risultati visto che il cane dà sempre dei rinforzi positivi e crea empatia”.

 



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Isabella Loschi

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