Emergenza in carcere a Treviso, il Sappe: ''Violenze gratuite quotidiane''
Il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria: 'Incapacità di una Amministrazione che non riesce ad intercedere ai livelli politici competenti, anch'essi sicuramente non esenti da gravi responsabilità''
| Ansa |
TREVISO - Un detenuto del carcere di Treviso, di 60 anni, ha incendiato il letto della sua cella per protestare contro le condizioni di vita nella struttura, costringendo la direzione a far evacuare un locale accanto all'infermeria, in cui era ricoverata una quindicina di persone. L'episodio, avvenuto il 23 gennaio scorso, è stato reso noto oggi da segretario generale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), Donato Capece. "La Polizia penitenziaria - commenta Capece - è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l'incapacità di una Amministrazione che non riesce ad intercedere ai livelli politici competenti, anch'essi sicuramente non esenti da gravi responsabilità". Capece pone l'accento, in particolare, sulla "necessità di nuove assunzioni nel Corpo di polizia penitenziaria, corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai vertici ministeriali - conclude - ma di cui non c'è traccia alcuna in periferia".
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