MONTEBELUNA – In ogni cittadina si discute di tutto e alla fin fine tutti fanno discutere e pochi escono incolumi dal giudizio di una comunità ma pare proprio che non sia questo il caso. Se c’era una persona a Montebelluna che tutti guardavano con stima e simpatia era proprio lui Pietro Gallina, che sabato ha perso a vita in un tragico incidente nel quale è deceduto anche Ruggero Priarollo: un dramma che ha scosso non poco la comunità e che continua a suscitare grande cordoglio. La città si appresta a salutare per l’ultima volta “Piero Cassa“, così lo conoscevano tutti. Un appellativo derivato dalla sua attività di pompe funebri, coniato nelle migliore tradizione veneta, in un soprannome dal significato inequivocabile. Il rito è programmato giovedì 19 ottobre alle 15.30 in Duomo a Montebelluna, dove già oggi alle 18, quanti desiderano testimoniare vicinanza ai suoi cari possono partecipare alla recita del rosario.

Piero era una persona probabilmente d’altri tempi, dedita alla sua famiglia, al lavoro che faceva con passione – era un artigiano del leggo, di grande esperienza – ma sopra ogni cosa era un cuore d’oro. Sempre disponibile a dare una mano, in maniera naturale e spontanea come se stare dalla parte di chi era in difficoltà fosse la cosa più ovvia del mondo. In poche parole, una brava persona, come ce ne vorrebbero tante. Pietro Gallina lascia i figli Gilda e Lino, la moglie Angela i parenti gli amici e una città che lo ricorderà sempre un grande affetto, stima e rispetto per l’uomo onesto e perbene che è stato. Mancherà a tanti ma certo il suo esempio non andrà perduto e sarà di ispirazione ad altri perché il suo è stato un patrimonio di umanità che non si può perdere!

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