Frane e famiglie isolate in Vallata
Danni ingenti per il maltempo a Tarzo e a Cison di Valmarino
| Claudia Borsoi |
MIANE/FOLLINA/CISON DI VALMARINO/REVINE LAGO/TARZO – Il giorno dopo l’ondata di maltempo, è iniziata in tutta la Vallata la conta dei danni. I comuni più colpiti sono Tarzo e Cison di Valmarino dove la pioggia caduta ieri ha mosso importanti masse di detriti: due famiglie, in località Piai, tra Vittorio Veneto e Tarzo, sono attualmente isolate.
A MIANE i danni si sono concentrati tra il centro del paese e località Campea. «L'acqua ha eroso gli argini di fiumi e torrenti - spiega il sindaco Angela Colmellere - e alcune frane di piccole dimensioni sono state registrate su propietà private». Riaperta oggi la strada Talponade e la provinciale 52, provvisoriamente chiuse ieri.
A FOLLINA da stamane sono in corso su tutto il territorio sopralluoghi da parte del sindaco Renzo Tonin e dei tecnici comunali. Chiusa la strada per Praderadego, come pure la vicinale in località Sach dove delle frane hanno invaso la carreggiata. «Altre frane in località Sottoriva e Corin – spiega Tonin -, mentre a Sottocol una frana è costantemente monitorata perché potrebbe occludere un fosso dove scola l’acqua».
In paese e nelle frazioni danni a un paio di case che hanno avuto lo scantinato allagato dall’acqua che ha iniziato a penetrare da sotto, dalle falde. Dissesti in numerose strade vicinali e, sempre in località Sach, una macchina è rimasta bloccata a monte della frana, fortunatamente senza alcun danno a cose o persone. «L’acqua del Soligo rimane ancora alta – continua il sindaco – ed è ancora presto per poter capire se ci sono stati danni agli argini». Anche nelle prossime ore i tecnici del comune continueranno a monitare il Soligo e i torrenti, in particolar modo il Corin.
Anche il territorio di CISON DI VALMARINO è segnato dalle frane. «E’ un disastro, oggi la situazione è peggiore a quella di ieri» lamenta il sindaco Cristina Pin anche oggi impegnata sul territorio per rendersi conti dei reali danni.
La strada comunale Macaron che da Zuel porta a Rolle è chiusa: «Dopo tre frane, della strada è rimasto solo l’asfalto – evidenzia Pin – va consolidata al più presto, visto che la terra è tutta franata, ma non so come faremo. Non ci resta che sperare in qualche aiuto da parte degli enti». Chiusa anche la strada provinciale a Rolle che ha ceduto per circa mezza metro a valle. In corso l’intervento di sistemazione da parte dei tecnici della provincia. A Cison fa paura anche il Soligo: «L’acqua sta erodendo le fondamenta delle case vicine al fiume» ammette il sindaco preoccupato.
A REVINE LAGO la situazione va un po’ meglio. «Non abbiamo particolari danni, ma solo disagi» spiega il sindaco Battista Zardet anche lui impegnato nel monitoraggio del territorio con il vicesindaco e i volontari della protezione civile. «Il livello del lago è cresciuto e continuerà a crescere anche nelle prossime ore – spiega Zardet –, dopotutto la funzione del lago è proprio quella di cassa di espansione naturale in caso di maltempo. Ormai si è alzato di oltre due metri rispetto al normale livello».
Qualche danno nelle abitazioni private dovuto alle risorgive è stato registrato a Revine e Sottocroda, come pure l’acqua ha messo a dura prova il locale Cadelach a pochi metri dai laghi, anche se ora la situazione è in fase di miglioramento.
A TARZO sono tre le strade attualmente interrotte, in località Mondragon, Castagnera e Piai, dove due famiglie sono isolate non potendo utilizzare la strada comunale che scende a Tarzo. «Stimiamo qui un danno di centinaia di migliaia di euro – spiega il sindaco Gianangelo Bof – non so dove troveremo i soldi».
A preoccupare è anche il torrente Cervano: «Pur avendo scritto più volte al genio civile affinchè intervenisse, ci troviamo oggi con un letto del torrente di un metro e mezzo più alto rispetto all'origine, questo a seguito di tutti i detriti che con il tempo si sono accumulati. E ieri (domenica ndr) l’acqua del torrente sfiorava il ponte di Maset». Acqua e smottamenti hanno causato danni anche in località Vallandrui e lungo la strada che da Parè porta a Arfanta. Ieri le motopompe hanno lavorato diverse ore per liberare dall’acqua gli scantinati di un condominio di via don Faè a Corbanese, e sempre nella frazione in una casa vicina alle elementari i proprietari hanno dovuto fare i conti con 50 centimetri di acqua al piano terra.
«Temiamo danni per circa 400 mila euro sul nostro territorio» stima Bof che già sabato pomeriggio aveva istituito in comune il Coc, centro operativo comunale, per coordinare tutte le operazioni di protezione civile sul territorio.