25/04/2024pioggia e schiarite

26/04/2024nubi sparse

27/04/2024nubi sparse

25 aprile 2024

Treviso

IN PROCURA IL FASCICOLO DEI CONTI IN LIECHTENSTEIN

Indagati un altro ufficiale della Finanzia e sua moglie

| |

| |

Treviso - In procura a Treviso è giunto il fascicolo relativo ai due trevigiani coinvolti nello scandalo dei conti in Liechtenstein. Si tratta di Stefano D’Archino, ex alto ufficiale della Guardia di Finanza e di sua moglie Clara Zanchin. In primo luogo si dovrà accertare se i due indagati all’epoca dei fatti risiedevano a Treviso, in caso contrario l’inchiesta sarà condotta da un’altra procura. L’ufficiale della fiamme gialle, prima di congedarsi, ha comandato il Gruppo della Guardia di finanza a Treviso, poi è passato al Nucleo regionale di Polizia Tributaria del Veneto a Mestre, in seguito ha comandato il Nucleo regionale dell’Emilia Romagna a Bologna. A Venezia è già indagato da tempo per concussione. Gli spostamenti di D’Archino, infatti, erano stati monitorati durante un viaggio che aveva fatto in compagnia del suo comandante di allora, il colonnello Mauro Petrassi, che allora guidava il Nucleo regionale di Polizia tributaria. Detrassi venne arrestato per concussione, corruzione e altri reati e alla fine condannato in via definitiva a undici anni di reclusione. D’Archino è da tempo iscritto nel registro degli indagati per concorso in concussione assieme al suo vecchio capo Petrassi. I due ufficiali al cospetto dei fratelli Orler, Ermanno e Davide, importanti collezionisti e commercianti mestrini di icone russe e di tappeti persiani e orientali in genere, avrebbero costretto i due a consegnare loro tappeti per un valore di trecento milioni di vecchie lire in cambio di protezione. Petrassi a chi pagava garantiva di passare indenne in caso di controlli tributari e fiscali. L’episodio succitato non era finito nel processo, già celebrato da tempo, in quanto gli investigatori veneziani ne vennero a conoscenza dopo una denuncia che lo stesso Petrassi in cui dichiarava di aver subito un furto nella sua casa di Mestre dove gli erano stati portati via anche due tappeti persiani di valore.

 


| modificato il:

Leggi altre notizie di Treviso
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×