30 novembre 2024
Categoria: Altro - Tags: Michela Pierallini, uva, vite, fiori, grappolo
Michela Pierallini | commenti |
Quel mazzolin di fiori…che vien dalla campagnaaaaa
Lo so, nella canzone originale il mazzolino vien dalla montagna ma in questo caso si parla di vigneto perciò campagna ci sta bene.
Smetto per un attimo di parlare di vino e faccio un passo indietro, torno alle origini.
E’ tempo di fioritura, i piccoli boccioli si aprono e si trasformano in delicati fiori profumatissimi.
Molti di voi già lo sanno, altri invece non hanno mai visto un grappolo in fiore.
Merita, davvero, non si dovrebbe perdere questo momento in vigna.
Siamo così abituati a vedere il grappolo dell’uva che non lo immaginiamo nella fase precedente,
quando era un grappolo di fiorellini, uno per ogni chicco, o acino che dir si voglia.
Piccoli e concentrati.
Il profumo che si sprigiona dai fiori dell’uva è intenso e inimitabile.
Resta impresso nell’archivio mnemonico olfattivo, puoi ricordarlo quando hai voglia di buono e non hai niente intorno che valga la pena annusare.
Passeggiare tra i filari in fiore, in silenzio, senza telefono, osservando e contemplando, è terapeutico.
Ovviamente meglio nei vigneti chimicamente non trattati, altrimenti i più sensibili se ne ricorderanno per tutt’altro motivo.
Consiglio per il benessere psico-fisico-eno-godereccio,
di fare una bella camminata nel vigneto fiorito,
guardare,
annusare,
al massimo fotografare,
o disegnare,
o fare quello che vi pare…
quindi arrivare alla cantina e farsi accogliere da un bel vassoio di salame, sopressa, formaggi e pane.
Mangiare per reintegrare le energie perse durante il percorso e chiudere con un fantastico bicchiere di vino.
Vino birichino!
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