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19 aprile 2024

Castelfranco

VIA VERONESE, NUOVA ANTENNA NEL MIRINO DEI RESIDENTI

Intanto il consigliere di Lega Nord Squizzato fa rinfocolare la polemica sull’impatto urbanistico degli impianti

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Castelfranco - Via Veronese: su un’altra antenna. Preoccupazione tra la gente e polemica a livello politico. Il cantiere è stato aperto. La stazione radio base vedrà la luce a qualche decina di metri da piazza Giorgione, in mezzo alle case. Per di più a ridosso di un marciapiede. I pedoni sfioreranno il megapilone, magari riusciranno anche a toccarlo. Intanto chi abita nei paraggi ha iniziato a far la spola da casa al municipio per avere spiegazioni in merito.

Che conseguenze ci saranno per chi abita lì? A livello sanitario, si sa, i limiti imposti per legge sono di una decina di volte meno cautelativi rispetto a quelli che imporrebbe il buon senso (il limite imposto per legge è di 6 v/m, esperti dicono che precauzionalmente non si dovrebbe superare il limite di 0,5 v/m). I colossi della telefonia si sono fatti fare le leggi su misura? Ognuno è libero di arrivare alle proprie conclusioni. A livello urbanistico, invece, il Comune può decidere dove andare a piazzare le antenne.

Alla fine del 2006 era stato redatto un piano di localizzazione. Sei le nuove antenne: una in borgo Treviso (rotonda “pavesino”), una in via Carpani (parcheggio centro commerciale), un pilone con due antenne in via Redipuglia (cimitero), una a Treville (zona industriale) e una appunto in via Veronese. Quest’ultima sarà la penultima ad essere posizionata (l’ultima sarà quella di Treville), ma senza ombra di dubbio è quella più centrale e maggiormente vicina alle case.

Si tratta di un ripetitore della Tim. Perché così in centro? Dall’Ufficio Ambiente del Comune spiegano che la tecnologia Umts ha bisogno di distanze ridotte da un ripetitore all’altro per funzionare bene. Vallo a dire a chi avrà l’antenna sotto casa… Ora si è iniziato a lavorare, la gente ha visto il cantiere aperto ed è particolarmente allarmata. Si vocifera anche riguardo la possibilità di avviare una raccolta firme contro la realizzazione del progetto. Inutile dire che un’antennone di trenta metri davanti alla finestra della propria camera da letto non fa gola a nessuno.

«Non si capisce come abbiano potuto concedere di mettere un’antenna a ridosso delle case e praticamente su un marciapiede – dicono alcuni residenti che già si sono recati più volte in Comune per sapere cosa stia accadendo -. Hanno cominciato i lavori e nessuno sapeva niente. Nessuna comunicazione alle famiglie. Una persona che conosco ha chiesto agli operai. Risposta? Lavori per l’acquedotto. Hanno fatto tutto in sordina. Sarà un pugno in un occhio e c’è parecchia preoccupazione per la salute di chi abita qui. Stiamo pensando di fare una raccolta firme per tentare di bloccare tutto».

Critico il consigliere comunale di Lega Nord Giovanni Squizzato: «Tempo fa mi ha chiamato un mio conoscente che si lamentava perché non gli avevano concesso di mettere un’insegna di nove metri in zona industriale. Qui verrà su un’antennone di trenta metri praticamente in piazza Giorgione».

 



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