Castelfranco - Il Comune si appella alla Regione per l’eliminazione dei semafori lungo la Circonvallazione. A definire prioritari gli interventi è stato il sindaco Maria Gomierato durante l’incontro nei palazzi della Regione a Venezia, la settimana scorsa, quando è stata accolta dall’assessore regionale alla mobilità e alle infrastrutture Renato Chisso.

Un meeting programmato in cui sono stati esposti dai rappresentanti del Comune di Castelfranco – sindaco Gomierato in testa – i problemi da risolvere al più presto a livello locale. Problemi per i quali l’intervento della Regione, con stanziamenti consistenti e soprattutto celeri, è indispensabile. In particolare il sindaco ha puntato sul semaforo all’incrocio tra la Circonvallazione e via San Pio X, per il quale il finanziamento di un mega-rotatoria è programmato da tempo.

«Ci siamo appellati ai funzionari della Regione affinché contribuiscano a sbloccare i nodi lungo la Circonvallazione – afferma il sindaco Gomierato -. Sono interventi della massima priorità. Ci aspettiamo risposte in particolare in merito all’incrocio tra la Circonvallazione e via San Pio X».

Si dovrebbe trattare di un’opera cofinanziata da Comune e Regione, anche se ci si attende che toccherà a quest’ultima mettere a disposizione la cifra più alta. La realizzazione del rondò comporterà anche l’abbattimento di due abitazioni che stanno in prossimità dell’incrocio. Sarebbe il secondo semaforo lungo la Circonvallazione su cui si va ad intervenire. Il primo sarà quello all’incrocio con via Valsugana, all’altezza di Villarazzo, i cui lavori continuano a slittare da oltre un anno e dove qualche mese fa pareva certo si dovesse partire nel giro di qualche giorno, dopo la consegna dei lavori da parte del Comune, ma si sta ancora aspettando, complice forse il maltempo.

«Non ho parole – afferma il sindaco -. Preferisco non commentare questi continui posticipi da parte dell’impresa che dovrà fare i lavori. Ogni settimana ci dicono che devono partire, ma per cause che neppure noi sappiamo continuano a non aprire il cantiere».