SPARATORIA AL MAX, IN TRIBUNALE L’IPOTESI CHE LA PISTOLA NON FOSSE DELL’IMPUTATO
La pistola potrebbe averla portata con sé Marconato e la colluttazione avrebbe una natura diversa rispetto a quanto ipotizzato all’inizio
Caerano – Il processo per la sparatoria avvenuta all’esterno della discoteca Max lo scorso anno sta riservando sorprese. La pistola potrebbe non averla avuta con sé Cristian Visentin, 28 anni, accusato di aver crivellato di colpi il suo rivale Rudy Marconato, 37 anni. Potrebbe essere stato invece quest’ultimo ad avere avuto la pistola, come del resto sostenuto fin dall’inizio dal Visentin. Non ci sarebbero testimoni della colluttazione dei due cementisti, quindi nessuno sa dire chi aveva portato la Glok di produzione austriaca, rubata e quindi non riconducibile a nessuno dei due. Il fatto che non si riesca a capire di chi fosse la pistola, genera dubbi anche sulla dinamica dell’accaduto. Era stato Visentin a recarsi fuori dal Max con l’intenzione di punire il suo rivale in amore, oppure era stato quest’ultimo a tendergli una sorta di trappola? L’udienza finale del processo e la sentenza sono state fissate per il prossimo 8 maggio.