FERIE RIDOTTE, I DIPENDENTI USL NON CI STANNO
L’azienda impone due settimane di riposo anziché tre: è rivolta
Montebelluna – Due sole settimane di ferie durante l’estate. Gli infermieri rispondono con un secco “no” alla direzione dell’Usl 8. Ieri un’assemblea sindacale in cui erano presenti un centinaio di infermieri (nei prossimi giorni ce ne sarà una identica a Castelfranco).
La limitazione delle ferie a due settimane anziché tre sarebbe dovuta al fatto che si stanno effettuando traslochi di reparti e servizi per consentire il progressivo abbattimento e ricostruzione di buona parte dell’ospedale e si vuole evitare di creare disservizi ai cittadini (anche a Castelfranco si devono concludere dei trasferimenti legati al project financing: il sacrificio richiesto è il medesimo).
Cgil, Cisl, Uil ed Rsu in seguito all’incontro hanno diffuso un comunicato congiunto: assoluta contrarietà al provvedimento. “Se davvero la soluzione richiesta dall’azienda – scrivono – fosse legata all’avvio dei lavori di ristrutturazione, doveva essere prevista a gennaio una diversa gestione del piano ferie e non ad un mese dall’avvio delle ferie estive. Piano ferie che, come da consuetudine, è stato programmato da oltre due mesi in tutti i reparti e che rischia di essere stravolto”.
Secondo i sindacati, inoltre, la causa alla base del taglio delle ferie non sarebbero i trasferimenti, bensì una carenza cronica di personale: “Ci sono centinaia di lavoratori che hanno ferie arretrate del 2006 – prosegue la nota – migliaia di ore straordinarie mai recuperate, servizi che garantiscono la continuità assistenziale solo e grazie a prestazioni aggiuntive fornite oltre il normale orario di lavoro da parte di lavoratori che vengono obbligati a saltare le giornate di riposo”.
I sindacati invitano a cambiare rotta, altrimenti: “In caso di forzature del volere dei lavoratori siamo pronti ad assumere iniziative forti nei confronti dell’azienda e della Regione”.