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28 marzo 2024

Treviso

TRAFFICO CLANDESTINO DI FARMACI, PATTEGGIA IL MEDICO TREVIGIANO

Secondo il difensore teneva le medicine in ambulatorio per darle a chi ne aveva bisogno

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Treviso - Alfonso Bordin, il medico di base trevigiano ha patteggiato nove mesi (pena sospesa). L’accusa a suo carico è di truffa aggravata ai danni dello Stato e di falso in atto pubblico insieme alla cognata, rinviata a giudizio. Secondo la Procura, i due avrebbero alimentato un traffico clandestino di medicinali che si procuravano gratuitamente in farmacia intestando le ricette a ignari pazienti beneficiari dell’esenzione dal ticket.



Sono ventiquattro le prescrizioni incriminate, relative a tre tipi di farmaci di uso comune, destinati alla cura di riniti, allergie, orticarie, reumatismi e infiammazioni. L’inchiesta è scattata dopo la segnalazione di una farmacia presso cui erano state presentate le prescrizioni. Il sostituto procuratore Antonio De Lorenzi, che ha coordinato l’attività dei carabinieri del Nas di Treviso, ha chiuso le indagini contestando i reati di truffa aggravata e di falso in atto pubblico al medico condotto cinquantunenne, con ambulatorio in città, e alla cognata moldava ventisettenne.



I fatti contestati si sono svolti lo scorso autunno quando una signora straniera si presenta nella farmacia di viale Burchiellati con un pacchetto di ricette: 24 per l’esattezza, intestate a 11 pazienti diversi, tutti esenti dal pagamento del ticket, e riferite a tre tipi di medicinali destinati alla cura di riniti, allergie, orticarie, infiammazioni, reumatismi. La farmacista, ricevendo le prescrizioni dalla stessa persona, si insospettisce e trasmette una segnalazione all’Usl 9. Che, a sua volta, gira la denuncia alla Procura. L’avvocato difensore riferisce che il medico teneva i farmaci in ambulatorio per i pazienti bisognosi delle medicine.

 


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