PASCOLI D’ORO, L’INCHIESTA PASSA ALLA CORTE EUROPEA
Ci potrebbero volere due anni prima di un pronunciamento e poi il processo potrà riprendere in Italia
Asolo – Gli atti del processo a carico di sei allevatori trevigiani ed un consulente sono stati inviati in Lussemburgo. L’obbiettivo è di avere un’interpretazione autentica dei regolamenti per la concessione dei contributi dall’Alta Corte Europea di Giustizia.
L’inchiesta “Pascoli d’Oro” , quindi, una presunta frode di oltre 3 milioni di euro (contributi in agricoltura ottenuti dall’Unione Europea), varca i confini nazionali. I giudici nei prossimi giorni depositeranno il dispositivo della loro sentenza, e rimarranno in attesa del pronunciamento della Corte Europea per riaprire il processo. Potrebbe volerci anche due anni.