NICOLE, I PEDIATRI SARANNO PROCESSATI
L’accusa è di omicidio colposo. Secondo la Procura sarebbero stati negligenti
Montebelluna – Non avrebbero valutato correttamente il quadro sintomatologico. Sarebbero stati negligenti. Le chiazze violacee, la febbre ed il vomito, dovevano, secondo la Procura, far capire ai due medici che si trattava di un’infezione.
Forse Nicole Saviane, morta a giugno dello scorso anno, sarebbe ancora in vita. Per questo il pubblico ministero Giovanni Valmassoi ha formulato l’accusa di omicidio colposo nei confronti dei due pediatri, uno dell’ospedale di Montebelluna, e uno di base (seguiva regolarmente la piccola).
Per gli avvocati difensori dei medici, ora, venti giorni di tempo per preparare una memoria sull’accaduto. Nel frattempo i due dottori saranno interrogati. La difesa, inoltre, ha nominato un consulente di parte. Dall’autopsia emerse che la bambina era morta per “virosi multiorgano”.
Era stata trasportata dai genitori all’ospedale; aveva febbre e vomito. Il medico disse che poteva ritornare a casa e continuare con la cura prescritta dal pediatra di base. Dopo il ritorno a casa, la piccola peggiorò e morì dopo qualche ora il suo ritorno all’ospedale.