Treviso - Anche le palestre delle Marca sono state prese di mira dagli uomini delle Fiamme Gialle, con quelle di Pordenone e Udine.

I finanzieri volevano far emergere l’utilizzo di sostanze dopanti, che venivano consigliere agli sportivi dagli istruttori in palestra. E’ emerso anche che un preparatore atletico si improvvisava medico, suggerendo farmaci e diete da seguire.

A Treviso tra i denunciati un 46enne di Treviso (G.C.). Sei, invece, i body builders denunciati dalla guardia di Finanza di Pordenone per ricettazione e commercio di farmaci vietati. Si tratta di prodotti proibiti e alcuni ad uso esclusivamente veterinario, ovvero ormoni e steroidi che vengono impiegati per gonfiare i muscoli ma che possono avere serie ripercussioni sulla salute. Uno dei denunciati è accusato anche di falso esercizio della professione medica.

I finanzieri assicurano che i centri sportivi non risultano coinvolti anche se l’inchiesta ha portato all’identificazione di ben 70 assuntori di sostanze dipanti. Sono persone che vivono quasi tutte di sport, lavorando in palestre molto frequentate che oltre ad avere ricettato materiale dall’estero - per uso personale, prima delle gare, lo hanno consigliato o venduto a frequentatori di palestre che si sono affidati ai consigli dell’esperto di turno.

I ricettatori, al contrario dei clienti, sono agonisti, fanno regolarmente gare per cui l’utilizzo e la conoscenza delle sostanze dopanti è elevata. Chi fa uso di questi prodotti non rischia nulla penalmente, ma mette a rischio la propria vita. A rischiare invece sotto il profilo giudiziario, sono i sei denunciati per ricettazione e commercio: fino a 8 anni di carcere e una sanzione che può variare dai 516 ai 10800 euro.

I medicinali sarebbero stati acquistati prevalentemente tramite internet e in alcuni casi rivenduti ai clienti. Sarebbero molte le persone che li assumevano.