LICEO GIORGIONE, SVUOTATI I DISTRIBUTORI AUTOMATICI E DANNI NELL’AULA INSEGNANTI
Si tratta del terzo episodio dall’inizio dell’anno. La scuola ha richiesto il sistema d’allarme, ma non è ancora stato installato
Castelfranco - Vandali in azione al Liceo Giorgione. Si tratta del terzo episodio di questo tipo dall’inizio dell’anno scolastico. La direzione ha già domandato più volte alla Provincia che possa essere installato un sistema d’allarme, ma la richiesta continua a rimanere inascoltata.
I vandali, anche se forse è il caso di parlare di veri e propri ladri, sono entrati passando da una finestra che dà sul giardino sul retro della scuola. Hanno alzato la tapparella e quindi hanno spaccato il vetro della finestra, riuscendo a passare.
Cercavano soldi. Li hanno trovati – 300/400 euro – all’interno delle macchine per la distribuzione automatica di cibi e bevande. Sono state scassinate. Ieri mattina, all’arrivo a scuola il personale ha trovato i contenitori delle monete svuotati e gettati sul pavimento. I soliti ignoti poi, evidentemente non contenti del denaro racimolato, si sono spinti dall’altra parte dell’atrio dove sono posizionati i distributori automatici, con l’obbiettivo di entrare nell’aula insegnanti, sperando di trovare degli altri soldi o oggetti di valore.
Hanno forzato la porta ed una volta entrati hanno frugato in quasi tutti i cassetti dei professori. Non c’era nulla di valore, ma hanno potuto agire praticamente indisturbati. Alla faccia della privacy. Ovviamente all’interno dei cassetti personali degli insegnanti erano contenuti anche registri e documenti che riguardavano gli alunni. Non si sa se si siano presi la libertà di curiosare tra quanto c’era scritto.
Ieri mattina era tutto sottosopra. Il personale della scuola è stato impegnato per parecchio tempo prima di sistemare ogni cosa. Le lezioni comunque si sono svolte normalmente. Un episodio che inquieta proprio per la tranquillità con cui i malviventi hanno potuto agire. “È la terza volta che riescono ad entrare dall’inizio dell’anno scolastico – afferma la vicepreside della scuola, Sara Ganeo -. Non c’è un antifurto e non ci sono videocamere. I laboratori dei computer non sono stati toccati solo perché ci sono delle grate all’ingresso”. “Abbiamo richiesto più volte alla Provincia di intervenire – aggiunge -. È evidente che la scuola non è in possesso dei requisiti per garantire un minimo di sicurezza. Non c’è giunta nessuna risposta”.
MAt.C.