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28 marzo 2024

Oderzo Motta

NOVITA' PER LA PROVINCIALE MAGNADOLA. ANZI NO.

Il presidente della Priovincia Muraro su eventuali cambi di progetto

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Motta di Livenza - Polemica sulla Magnadola. Qualche giorno fa l’assessore ai lavori pubblici Giampaolo Gargan aveva detto: «Oltre al progetto della viabilità, siamo riusciti ad ottenere il potenziamento dell'acquedotto senza aggravare di ulteriori costi il contribuente. In più stiamo valutando la possibilità di realizzare sul lato destro della sede stradale, in direzione Cessalto, non più il marciapiede ma una seconda pista ciclabile».

Un’ipotesi avanzata dal locale Partito Democratico capitanato da Maurizio Orlando. Al momento il progetto prevede sul lato sinistro una pista cicabile di due metri e mezzo di larghezza a doppia corsia di marcia; a destra invece un marciapiede appunto.

«La settimana prossima - spiega Gargan - ci incontreremo con i responsabili della ditta. Vedremo se ci sarà la possibilità di realizzare, in luogo del marciapiede, una seconda pista ciclabile. Inoltre abbiamo pensato di inserire due passaggi semaforici a richiesta. In modo tale, ad esempio, che chi arriva da Motta capoluogo, nel momento di ritornare indietro non dovrà più giungere fino alla rotatoria di via Marche ma potrà girare molto prima e soprattutto in piena sicurezza».

Ma dalla provincia arriva l’altolà del presidente Leonardo Muraro (nella foto): «Il progetto sulla provinciale Magnadola non cambia, non ci sarà alcun semaforo, così come non ne abbiamo inseriti sugli altri lavori di miglioramento della viabilità – spiega Muraro -.

Per regolare il traffico e la sicurezza dei cittadini ci sono già le rotatorie e gli attraversamenti pedonali. Ecco perché smentisco che la Provincia abbia approvato alcuna modifica in questo senso al progetto, il quale rimane pertanto uguale a quello stabilito nell’accordo di programma.

Un lavoro frutto della conferenza di servizi che ha tenuto conto di tutte le problematiche di viabilità e sicurezza per cittadini e pedoni. Le osservazioni avanzate, tra l’altro, sono tecnicamente inaccettabili – chiude Muraro – e comunque siamo in continuo contatto con l’Amministrazione Comunale per seguire passo passo l’esecuzione dei lavori.

Se queste sono le premesse, è meglio che a Motta di Livenza il cosiddetto “governo ombra” rimanga tale».

 


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