CASE POPOLARI: IN ARRIVO SVARIATE DECINE DI NUOVI ALLOGGI
Nuovi progetti basati sulle iniziative di privati. Critica la Lega: «Non si sanno le tipologie di fabbricati da realizzare»
Castelfranco - Stanno partendo in massa le lottizzazioni nelle aree C2.2, ovvero le aree in cui è stata concessa l’edificabilità in cambio di una parte del terreno, poi da destinare all’edilizia popolare. Si agisce in questi termini: il Comune rende edificabile il terreno ed il 35% di questo viene ceduto al Comune stesso che quindi può realizzarvi alloggi. Nell’ultima commissione consiliare “Urbanistica, Edilizia Privata e Sviluppo del Territorio” al vaglio c’erano cinque lottizzazioni di questo tipo.
A queste c’è n’è da aggiungere un’altra, già approvata dal consiglio comunale nei mesi scorsi e quindi in fase di progettazione avanzata. Si tratta di due lottizzazioni a Salvatronda, di una a Villarazzo, una a Bella Venezia ed una a Campigo. Quella già approvata si trova invece a Soranza, lì verrà realizzata una decina di appartamenti. Ancora presto per sbilanciarsi sui numeri visto che non ci sono progetti approvati, ma anche nelle nuove lottizzazioni si dovrebbe trattare di volumi analoghi.
Probabilmente si riuscirà a sgonfiare significativamente la lunghissima graduatoria relativa all’assegnazione degli alloggi. “Nel giro di sei mesi le nuove lottizzazioni passate in commissione dovrebbero arrivare in consiglio comunale per l’approvazione - afferma il vicesindaco ed assessore all’Urbanistica Fiorenzo Vanzetto -. Di parla di diverse decine di alloggi popolari che potrebbero essere messi a disposizione della cittadinanza. In prospettiva si guarda sì all’Aeep, l’azienda emanazione del Comune per l’edilizia popolare, ma anche a cooperative che potrebbero ottenere i terreni a prezzi agevolati per poi costruire alloggi”.
Il capogruppo di Lega Nord Giovanni Squizzato intanto lancia una frecciata: “Si stanno acquisendo terreni, ma non si ancora che tipi di edifici verranno costruiti: condomini, case a schiera, case singole? Manca una programmazione, non si sa che cosa si farà”.
E incalza portando un esempio sotto gli occhi di tutti: “Via Canaletto: l’Aeep ha costruito, ma non riesce a vendere. Di appartamenti messi nel mercato per far cassa non ne è stato venduto nessuno. L’intervento ha seguito una logica sbagliata. Perché non si vende? La gente lì vedeva della palazzine da pochi appartamenti con attorno il verde, ora c’è quel tipo di stabile. Poi ci sono altri aspetti. Che cosa pensa uno che compra a prezzo di mercato un appartamento e a fianco ha qualcun altro che ce l’ha uguale e paga 60 euro al mese? Non entro nel merito di chi ci si può trovare come vicino di porta. E per finire, è ovvio che se si costruiscono case popolari in centro, dove i terreni costano cinque volte in più rispetto alle altre parti, sottostimo il patrimonio del Comune”.