Motta di Livenza - Presentato qualche giorno fa il nuovo presidente dell’ospedale Mottense Carlo Valfrè. Un ospedale definito "cerniera" in grado di svilupparsi ancora. Questa l'idea, e dunque la sfida dell'immediato futuro, del nuovo presidente dell'ospedale. Carlo Valfrè, cardiochirurgo di fama, direttore del dipartimento cardiovascolare e di cardiochirurgia di Treviso, ha preso il posto di Domenico Stellini alla presidenza dell'Ospedale Riabilitativo di Alta specializzazione di Motta.

Dopo l'elezione dell'assemblea dei soci, è la prima volta che il presidente Valfrè si presenta alla stampa. Quando le hanno proposto la presidenza, che ha detto?

«Essere il presidente di questa struttura per me è prima di tutto un onore. Ovvio: prima di accettare ho riflettuto alquanto. Non era ancora scaduto il termine della sperimentazione, poi prorogato e in scadenza l'anno prossimo. L'impostazione generale è già stata effettuata. Ora, poiché si punta a divenire ospedale d'eccellenza, vogliamo affinare certi particolari, specie sul piano clinico. Per questo ho accettato, da qui partirò». 

La sfida è quella di superare il periodo di sperimentazione per divenire ospedale permanente l'anno prossimo.

«La Regione ha già effettuato altre simili sperimentazioni; ebbene siamo l'unico ospedale ad aver superato le prove. Ovvio, le valutazioni che saranno date a suo tempo saranno anche di tipo politico, per cui non mi addentro in tali questioni. Ma vogliamo continuare ad essere un ospedale con degli utili e in grado di garantire standard di eccellenza. Ma proprio per questo ritengo l'ospedale una sorta di "vaso di pandora" in grado di svilupparsi ancora molto. Dunque in grado di diventare "cerniera" con la popolazione locale; vogliamo migliorare la comunicazione con i medici di base e con i pazienti».