324 ESUBERI ALL'ELECTROLUX: DOMANI L'INCONTRO CON I SINDACATI SUL NUOVO PIANO INDUSTRIALE
Atalmi: " Siamo ancora in attesa che il Governo faccia qualcosa"
Conegliano. Non c'è pace per l'Electrolux. Le speranze riposte nel nuovo piano industriale si sono spente di fronte alla cifra ufficiale degli esuberi, comunicata dalla dirigenza dell'azienda: 324.
324 posti di lavoro a rischio che gettano una luce sinistra sulla proposta del colosso svedese di riorganizzare il sistema produttivo nello stabilimento di Susegana. Su questa situazione si terrà domani a Pordenone un nuovo incontro tra la dirigenza della Electrolux e i sindacati, pronti a dare battaglia.
Nel frattempo arriva una prima presa di posizione politica: Nicola Atalmi, consigliere regionale dei comunisti italiani, teme che il ricorso alla cassa integrazione possa segnare il preludio ai licenziamenti. "La stessa azienda definisce oscuro il proprio orizzonte - afferma Atalmi - di conseguenza anche sostenendo una cassa integrazione a rotazione sarà difficile reintegrare nel circolo produttivo i posti che saranno tagliati con questa prima riorganizzazione".
"Troviamo alquanto discutibile - prosegue il consigliere del PDCI - che l'Electrolux, economicamente stabile, faccia ricorso agli ammortizzatori sociali, dopo aver spremuto per decenni i lavoratori imponendo flessibilità e continui aumenti di carichi di lavoro. Ancora una volta sono i lavoratori a pagare un duro prezzo per la mancanza di un piano di programmazione che negli anni ha abbandonato ricerca e innovazione".
"Auspichiamo una grande sinergia tra tutti i soggetti coinvolti per imprimere un forte rilancio a questa grande azienda, rilancio che possa garantire un futuro di certezze per migliaia di operai e per le loro famiglie. Siamo ancora in attesa che il Governo, che a parole con i suoi due ministri della sinistra Piave, si dice difensore degli interessi del Veneto, faccia qualcosa di concreto per impedire l'ennesima crisi sociale e industriale dell'ex locomotiva d'Italia", conclude Atalmi.