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14 dicembre 2024

Treviso

Le elezioni amministrative trevigiane

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Le elezioni amministrative trevigiane

TREVISO - Le elezioni amministrative del 25 maggio hanno fotografato dal punto di vista politico-amministrativo una realtà in evoluzione, ulteriormente confermata dal dato europeo.

Con un flash si potrebbe dire che la provincia di Treviso, il "cuore" della Lega, la Vandea del leghismo, continua a scolorirsi, diremmo con Crozza, si sta "deleghistizzando".

Emblematicamente, a Conegliano, dove si votava solo per le europee, il PD ha avuto il consenso del 42,23 e la Lega del 11,59.

I 4 Comuni che superano i 15.000 abitanti vanno al ballottaggio con sindaci leghisti uscenti.

L'8 giugno si va con questi dati:

1. Vittorio Veneto: il sindaco uscente Gianantonio Da Re (38,94%) ha un vantaggio di 3,78 su Roberto Tonon (35,16%), che ha già ricevuto l'appoggio della Lista NCD-UDC;

2. Paese: il sindaco uscente Francesco Pierobon (45,54%) precede Valerio Mardegan (40,22%);

3. Preganziol: il sindaco uscente Sergio Marton (42,84%) rincorre Paolo Galeano (44,49%);

4. Mogliano Veneto: Carola Arena ( 38,50%) ha come antagonista il sindaco uscente Giovanni Azzolini, che non è neppure leghista. Il candidato leghista Giannino Boarina si è fermato al 14,19%.

Ai tempi "supplementari" del ballottaggio va pure il Comune di Revine -Lago, dove con un dato più unico che raro i due candidati, Candido Moz e Michela Coan, hanno pareggiato con 613 voti a testa.

Pertanto togliendo i cinque comuni già citati, ragioniamo sui 52 Comuni, i cui esiti elettorali hanno dato questi risultati: 15 centro-sinistra; 16 Lega; 13 centro-destra; 7 civiche.

La Lega ha ceduto 10 comuni, finora gestiti da sola o in compagnia d'area.

Tra questi Pieve di Soligo è uno dei più importanti. Stefano Soldan del centro-sinistra ha battuto Gianantonio Spinelli e ha preso possesso dell'incarico già lunedì pomeriggio.

Altrettanto eclatante il caso di Colle Umberto, dove il sindaco uscente Giuseppe Donadel, ricandidatosi per il secondo mandato, è stato battuto da una lista di giovani, guidata da Edoardo Scarpis.

Per la verità i leghisti, alla luce dei risultati europei noti prima dello spoglio delle amministrative, temevano danni maggiori e hanno retto nei comuni piccoli, con sindaci uscenti confermati, secondo la vecchia logica "andreottiana" espressa nella celebre espressione "il potere logora chi non ce l'ha!".

Lo conferma un altro dato significativo: a Cison abbiamo l'unico sindaco uscente,confermato per il terzo mandato consecutivo, Cristina Pin.

A seguito di questi cambiamenti, la Lega che prima gestiva 57 Comuni su 95, oggi ne controlla 45.

 


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