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11 dicembre 2024

Castelfranco

Godego, accordo comune-sindacati su fisco e sociale

Il sindaco: “La strada verso l’aggregazione delle funzioni è tracciata, consentirà di risparmiare risorse"

| Matteo Ceron |

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Godego, accordo comune-sindacati su fisco e sociale

CASTELLO DI GODEGO - È stato firmato l’accordo tra Comune di Castello di Godego e Parti Sociali (SPI CGIL e FNP CISL e UILP UIL di Treviso) relativamente alla piattaforma confederale inviata lo scorso febbraio a tutte le Amministrazioni comunali della Marca. “Questo è il decimo dei verbali che abbiamo firmato finora – hanno detto Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso, e Bruno Michielin, responsabile per la FNP CISL della zona di Castelfranco –. Anche alla luce dell’imminente scadenza del 31 luglio, termine entro il quale i Comuni devono approvare i bilanci preventivi 2014 – spiegano Mario Bonato, Derio Guidolin e Ezio Pierantozzi per Spi Cgil, Mario Civiero e Alfio Calvagna per Fnp Cisl, e Pietro Beraldo per per Uilp Uil - è massima l’attenzione che poniamo al fisco locale”.

Proprio in merito al bilancio di previsione 2014 il Comune di Castello di Godego ha promosso la necessità di agire sui costi standard per una definizione più uniforme sui trasferimenti e al fine di configurare sul territorio una maggiore omogeneità nell'erogazione dei servizi. Infatti, Castello di Godego lo scorso 18 aprile ha sottoscritto con i Comuni di Loria, Riese Pio X e Vedelago una lettera d’intenti con l’obiettivo di aggregare i servizi rivolti ai cittadini.

“Attraverso la gestione associata di funzioni e servizi comunali – ha spiegato Pier Antonio Nicoletti, Sindaco di Castello di Godego - stiamo avviando con gli altri Municipi del territorio buone pratiche associative, quali i servizi informatici, la stazione unica appaltante, il coordinamento del primo soccorso, ma anche cultura e beni culturali, e la pianificazione sovra comunale. Questo ci permetterà di contenere i costi di gestione al fine di destinare risorse a servizi e spesa sociale”.

 

Le delegazioni sindacali affermano la necessità di rendere più omogenee, oltre all'insieme delle prestazioni comunali, anche le imposte applicate dai Comuni del territorio, con l'obiettivo principale di contenere e ridurre la pressione fiscale a livello locale e di semplificare il pagamento dei tributi con particolare riferimento alle modalità di applicazione della addizionale comunale IRPEF, della IUC (IMU-TASI-TARI).

In particolare, per quanto riguarda l’addizionale comunale IRPEF, per il 2014 è introdotta l’esenzione fino ai 12mila euro anni. Le OO.SS., pur rilevando la volontà dell’Amministrazione, ribadiscono la proposta di esentare i redditi fino a 15mila euro. Rispetto all’IMU l’Amministrazione comunale ha deliberato per le prime case di lusso (fascia A1-A8-A9) l’aliquota del 3,5% e, anche in ragione della contrattazione portata avanti dai Sindacati, per le seconde case date in comodato d’uso gratuito ai familiari di primo grado, con ISEE inferiore a 15mila euro, l’equiparazione all’abitazione principale, ovvero l’esenzione. Così anche per la prima casa non abitata delle persone anziane residenti in strutture d’assistenza.

L’aliquota TASI 2013 sulla prima casa è stata fissata al 2,5 per mille senza detrazioni, mentre su tutti le altre tipologie di immobili e terreni l’Amministrazione ha optato per l’aliquota zero. Così facendo gli inquilini non pagheranno. I Sindacati hanno condiviso con il Comune che, qualora si registrino entrate eccedenti rispetto alla copertura necessaria, in sede di saldo dell’imposta, i maggiori introiti, attraverso il modello ISEE, verranno destinati al sostegno dei redditi bassi e delle famiglie numerose. Infine, relativamente alle tariffe TARI del Consorzio TV3, le OO.SS. ritengono utile che i Comuni agiscano presso i Consorzio per strutturare una riduzione delle stesse per le famiglie con reddito ISEE fino a 20euro.

 

Amministrazione e Sindacati hanno convenuto che i risultati in termini di recupero di risorse una tantum e strutturali, così come il recupero di nuove entrate derivanti dalla lotta alla evasione fiscale, attraverso gli accordi con l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, vanno destinate ai servizi sociali e alla riduzione dell'addizionale IRPEF. Gli stanziamenti della funzione sociale sono previsti complessivamente per 630mila euro, dei quali 75mila destinati all’integrazione delle rette per gli ospiti non autosufficienti in casa di riposo, 81mila per i servizi assistenziali e 90mila per i servizi all’infanzia.

 

Infine, relativamente al campo socio-sanitario e assistenziale, le OO.SS. richiedono, e l'Amministrazione concorda nell’impegnarsi per la qualificazione delle attività ambulatoriali specialistiche e la costituzione delle attività di medicina di base associata/integrata H12 o H24, mantenendo comunque il presidio medico nelle frazioni, e di verificare costantemente le condizioni di vita delle persone anziane.

A tale scopo va costruito il necessario rapporto con ULSS e le Case di riposo (Centro Servizi) presenti nel territorio, per garantire gli interventi a garanzia della domiciliarità, tra l’altro, con l’attivazione dei pasti caldi, dei trasporti, dell’assistenza infermieristica e il sostegno per il disbrigo delle pratiche burocratiche e amministrative.

 

(Nella foto il momento della sottoscrizione dell'accordo)

 


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Matteo Ceron

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