Nuovo Pat, Impegno Civile: "A Treviso fermata la cementificazione del territorio"
Calesso: "Il riconoscimento di Legambiente conferma il cambio di marcia dell'amministrazione Manildo"
| Isabella Loschi |
TREVISO – “La positiva valutazione di Legambiente sul Piano di assetto del Territorio (Pat), rappresenta una autorevole conferma del fatto che l’amministrazione di centrosinistra ha imboccato la via di una netta discontinuità rispetto alle giunte precedenti in materia di governo del territorio”. Commenta così Luigi Calesso di “Impegno Civile”, le modifiche al Pat contenute nell’atto di indirizzo il sindaco Giovanni Manildo e la coalizione Treviso Bene Comune.
“Con l’atto di indirizzo si apre una fase completamente nuova per la gestione del territorio cittadino e si restituisce a Treviso la prospettiva di una crescita sostenibile, intelligente, costruita intorno alla qualità della vita e non all’affastellarsi di condomini e strade: è la fine della cementificazione del territorio comunale dopo che le giunte Gentilini e Gobbo dalla Variante Generale al Prg di inizio anni 2000 fino al Pat avevano operato esattamente nel senso opposto rovesciando sulla città 2 milioni di metri cubi di cemento che, tra l'altro, si sono trasformati in migliaia di alloggi vuoti”.
“Con le modifiche al Pat contenute nell’atto di indirizzo la giunta Manildo mantiene gli impegni con gli elettori contenuti nel programma elettorale – sottolinea Calesso - bloccare la cementificazione delle aree verdi, restituire vitalità ai quartieri periferici; privilegiare il trasporto pubblico su rotaia e le biciclette rispetto alle automobili; puntare sulle ristrutturazioni e sui recuperi edilizi e non sulle nuove edificazioni e aumentare le aree verdi ed alberate in città”.