Maserada sul Piave - L’incontro di sabato 27, oltre a festeggiare l’arrivo di un nuovo mezzo per il trasporto di anziani e persone con disagi, sarà anche l’occasione per rendere un doveroso tributo ai molti cittadini che operano nel volontariato sociale. L’incontro avrà luogo alle 10.30 presso il palazzo delle attività ricreative, sul retro del Municipio.

Il nuovo mezzo, un Fiat Doblò, dato in gestione all’Auser tramite convenzione, è stato acquistato unendo varie forze: il 5 per mille (pari a 11 mila euro) che moltissimi maseradesi hanno devoluto al Comune che aveva esplicitamente indicato che i soldi sarebbero stati impiegati per tale finalità, il contributo del Comune di 6 mila euro, e il contributo di 10 mila giunto dal Centro di servizi per il volontariato di Treviso, dallo stesso Auser e dal Gruppo donne “Natale” di Candelù. Lo conducono, già dello scorso agosto, una dozzina di volontari dell’Auser.

I volontari sono molto più che dei semplici “taxisti”. Avendo svolto appositi corsi di formazione sulla gestione del rapporto interpersonale e sui principi basilari dell’assistenza, si rivelano preziosi anche nel far compagnia all’assistito e nel rassicurarlo durante le attese nelle anticamere degli ambulatori e, in alcuni casi, anche del pronto soccorso.

Dall'ottobre 2005 i volontari, impeccabilmente coordinati da Leda Manente, hanno effettuato circa un migliaio di viaggi di cui hanno beneficiato una settantina di persone. E ora questo servizio potrà essere ancora più efficiente e puntuale grazie all’arrivo di questo nuovo mezzo provvisto di pedana per favorire l’alloggio di persone in carrozzine e del seggiolino che, ruotando verso l’esterno, consente di far accomodare il passeggero più agevolmente.

A Maserada l’Auser si è costituita nel luglio 2004 su impulso di una decina di persone. Il circolo venne battezzato Auser “Il ponte”. La sua nascita è stata fattivamente sostenuta e favorita da questa Amministrazione che fin da subito ha creduto nella validità della progettualità dell’associazione e nella necessità di creare anche un luogo d’incontro, un centro per favorire l’aggregazione degli anziani del territorio.