Scattata l'offensiva degli Usa in Siria
20 miliziani dell'Isis morti
SIRIA - Sono iniziati nella notte i primi raid della coalizione contro le postazioni del cosiddetto Stato Islamico (Is) nel nord della Siria. Lo ha annunciato il Pentagono, precisando che agli attacchi hanno partecipato gli Stati Uniti e cinque Paesi arabi, ovvero Arabia Saudita, Emirati, Giordania, Bahrain e Qatar.
Almeno 20 miliziani dell'Is sono morti, hanno riferito gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, un'ong vicina all'opposizione con sede a Londra. "Oltre 20 membri dell'Is sono stati uccisi in due attacchi contro le postazioni dell'organizzazione nella provincia settentrionale di Raqqa", ha riferito l'Osservatorio sui social network.
Secondo l'Osservatorio, i raid sono stati "non meno di 20" e hanno colpito sedi e checkpoint dell'Is a Raqqa e nelle aree periferiche. Sono state colpite anche postazioni di Jabhat al-Nusra, gruppo affiliato ad al-Qaeda. Missili sono caduti anche nei dintorni di Tal Abyad, al-Tabaqa ed Ein Essa. Sempre stando a quello che riferiscono gli attivisti su Facebook, al momento non ci sono notizie di vittime tra i civili.
Nell'ondata di attacchi sono stati bombardati obiettivi del Fronte al-Nusra nelle province di Idlib ed Aleppo, nella Siria nordoccidentale. Negli attacchi sono stati colpiti anche il quartier generale dell'Is ad Abu Kamal, nell'est, e alcuni campi di addestramento dei jihadisti nella provincia orientale di Dayr az-Zor.
Secondo una nota diffusa dal portavoce del Pentagono, John Kirby, l'esercito Usa ha usato "cacciabombardieri e missili Tomahawk", questi ultimi lanciati dalle navi militari di stanza nel Golfo. La decisione di lanciare i raid anche in Siria, oltre all'Iraq, è stata presa lunedì dal Comando centrale Usa, dietro autorizzazione del presidente Barack Obama.
Il governo siriano è stato informato dell'inizio dei raid degli Stati Uniti nel suo territorio contro le postazioni del cosiddetto Stato Islamico, ha reso noto il ministero degli Esteri di Damasco, stando a quanto riportato dall'agenzia ufficiale Sana. "Gli Usa hanno informato il rappresentante permanente alle Nazioni Unite a New York che ci sarebbero stati attacchi contro lo Stato Islamico a Raqqa (nel nord della Siria, ndr)", ha precisato Damasco.
La Coalizione nazionale siriana (Cns), che raccoglie le forze non jihadiste di opposizione al regime di Damasco, ha accolto favorevolmente la notizia dell'inizio dei raid. "Stanotte la comunità internazionale si è unita alla nostra lotta in Siria contro lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante", ha affermato in una nota il presidente del Cns, Hadi al-Bahra. "Chiediamo a tutti i nostri partner di mantenere la pressione sul regime di Assad", ha aggiunto.