MOTTA DI LIVENZA - Claudio Serafin, 53 anni di Salgareda, dal 1983 nel corpo dei Vigili del Fuoco, lascia dopo 31 anni il distaccamento di via Lepido Rocco di cui è una memoria storica.

Con ottobre ha lasciato il distaccamento e diverrà capoturno e vice-caposervizio in capoluogo. Un cambio radicale sia per lui che per il distaccamento mottense. Dal 2010 era divenuto capo distaccamento a Motta.

«Sono nel corpo dei Vigili del Fuoco dal 1983 - spiega - e ho svolto il mio servizio sempre in questo distaccamento». Nel 1997 è stato in servizio anche a Mestre, per poi tornare all’ovile. «Mi dispiace lasciare questo distaccamento perché qui rimane una parte della mia vita. Ho lavorato con gradi colleghi, ora per me si gira pagina».

Quali gli interventi che sono rimasti nella memoria? «Ce ne sono stati tanti, di continuo. Penso spesso a un incidente nel 2005 a Motta, lungo la Postumia, quando la nostra squadra salvò un ragazzo che, in auto, finito ruote all’aria, finì in un fossato profondo, invisibile dalla strada, a testa in giù. Nel fossato c’era dell’acqua: l’auto fu scoperta da un residente che sentì il rumore e ci avvertì. Un altro intervento è relativo al salvataggio di alcune persone che erano finite in una grande botte in una cantina di Ponte di Piave. Anche in quel caso la velocità dell’intervento fu determinante per salvare delle vite».