08 ottobre 2024
Categoria: Persone - Tags: Natale, comunicazione, psicologia, bambini
Vittoria Canuto | commenti |
Non si può non comunicare.
Mi piace aprire così questo post, con il primo dei cinque assiomi con cui Paul Watzlawick ha gettato le basi della Pragmatica della Comunicazione umana, per augurare a quanti mi leggono da tempo o per la prima volta, i miei più cari auguri di Natale.
“Perché iniziare così?” vi starete chiedendo.
Perché se non è possibile evitare di comunicare in quanto anche il silenzio è di per sé una modalità di espressione, è pur sempre possibile controllare ciò che ognuno di noi trasmette agli altri non solo verbalmente, ma anche attraverso quella comunicazione non verbale fatta di gesti, posture, espressioni e mimica facciale.
Il Natale è la festa dei bambini e mai come in questo giorno è indispensabile pensare a loro per fargli vivere col massimo della gioia, della serenità e dell’entusiasmo il momento che aspettano da un anno.
I bambini, tutti, sono molto sensibili. Io li immagino come spugne molto assorbenti perché sono in grado di percepire il minimo cambiamento di tono di voce o di volume, la più piccola modifica di espressione del volto o di rigidità di movimenti. Noi adulti non ce ne accorgiamo, perché siamo troppo spesso presi dalle nostre conversazioni e dall’esigenza di far rispettare il nostro pensiero, e i piccoli, intelligenti e furbi, fanno finta di niente continuando a giocare come se nulla fosse. Ma il loro mondo interiore, fatto di bene, pace e fantasia può essere facilmente perturbato dai dissapori dei grandi.
E’ per questo che il mio augurio si apre con un invito: fate attenzione ai bambini, sono un dono molto fragile perché contengono sogni e ognuno di noi dovrebbe sentirsi obbligato ad averne cura.
Se vivete in una famiglia unita ma per vari motivi in casa aleggia malumore, non guardatevi l’un l’altro ma unitevi ad osservare i bambini. Se vi lasciate prendere per mano, non sarà difficile essere distolti per un giorno dai vostri problemi per entrare nel loro mondo, ché i problemi degli adulti non li ha mai voluti, gli sono sufficienti i loro!
Se siete separati o divorziati dal vostro coniuge, non fate la guerra per contendervi i figli. Se possibile, riunitevi per un giorno e regalate ai vostri bambini la festa serena che meritano. Se impossibile, alternatevi: un giorno staranno con la mamma, il giorno dopo col papà.
Ma soprattutto, quando siete con loro, siate consapevoli della loro presenza.
Se siete soliti alzare la voce facilmente, ravvedetevi perché potete turbare la loro quiete.
Se siete persone abituate a stare per i fatti vostri, interagite, perché i bambini sono voraci di attenzioni.
Se a pranzo usualmente guardate il telegiornale, spegnete la tv o sintonizzatela su un cartone animato adatto ai vostri figli.
Il Natale è la festa dei bambini e il regalo più grande che potete fare loro è fargli sentire l’amore della famiglia. E non bisogna necessariamente vivere sotto lo stesso tetto per riuscirci. A volte, è sufficiente mettersi da parte e … iniziare a giocare.
A tutti voi, alle vostre famiglie e ai vostri amici, ma soprattutto ai vostri figli e a tutti i bambini del mondo, con un pensiero speciale ai meno fortunati, auguro di trascorrere un sereno Natale, fatto di gioia e di cose semplici.
Buon Natale.
Vittoria Canuto
Vittoria Canuto
Vittoria Canuto.
Psicologo-Psicoterapeuta specializzata in Terapia Breve Strategica. Vive e svolge la libera professione di Psicoterapeuta a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso. Oltre al lavoro, ha la passione del teatro e della scrittura creativa.
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