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25 aprile 2024

Nord-Est

Non si toglie il niqab in municipio, condannata a pagare 30mila euro

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Non si toglie il niqab in municipio, condannata a pagare 30mila euro

PORDENONE - Quattro mesi di arresto, convertiti in 30 mila euro di multa: è quanto disposto nel decreto penale di condanna, firmato ieri dal Gip di Pordenone Alberto Rossi, nei riguardi di una donna di origini albanesi, di 40 anni.

 

Venti giorni fa, durante una seduta del Consiglio comunale dei ragazzi di San Vito al Tagliamento (Pordenone), la donna aveva rifiutato di farsi riconoscere, avendo il volto interamente coperto dal "niqab", il velo islamico che lascia intravvedere solo gli occhi di chi lo indossa.

La donna è stata condannata per aver violato l’articolo 5 della legge 152 del 22 maggio 1975, la cosiddetta legge Reale, in cui si dice: «È vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. È in ogni caso vietato l’uso predetto in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che tale uso comportino».

Secondo l’avvocato della donna la propria fede religiosa sarebbe è un "giustificato motivo" per coprirsi il viso con un niqab. Inoltre, per l’avvocato, il consiglio comunale dei ragazzi non è da considerarsi una manifestazione pubblica, ma "un’encomiabile iniziativa che tuttavia non può avere alcun carattere di ufficialità".

 


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