Vittorio Veneto - Dopo un periodo a dir poco difficile, va normalizzandosi la situazione del reparto d’emergenza del nosocomio vittoriese. I sindacati del comparto non medico rilevano positivamente gli sforzi compiuti dalla direzione generale dell’Usl 7, per risolvere una situazione che si era andata deteriorando al punto da culminare in una lite con tanto di schiaffi e calci tra due dottoresse.

“L’episodio della lite tra i due medici – spiega Aldo Lorenzon, segretario aziendale Cisl -, era stato solo un segnale delle difficoltà del reparto alle prese con un numero sempre più consistete di pazienti e con risorse sempre più scarse. Oggi la situazione sta migliorando e l’azienda sanitaria ha accolto le nostre richieste dimostrando che erano fondate”. In particolare le Rsu sindacali del personale infermieristico, ma anche i sindacati dei medici, avevano chiesto il potenziamento dell’organico che è in fase di definizione: “Al pronto soccorso è stato assegnato un medico in più che copre la fascia diurna con un importante ruolo di supporto anche nella gestione dei codici bianchi. Inoltre ha chiesto ed ottenuto dalla Regione di poter assumere in deroga tre infermieri professionali a partire da dicembre.

Queste assunzioni consentiranno di inserire il terzo infermiere nel turno di notte fondamentale per l’assistenza. Al momento, infatti, sono in due e quando uno esce con l’ambulanza l’altro deve seguire da solo tutte le emergenze”. L’azienda sta intervenendo anche sul parco mezzi, altro problema sollevato dai rappresentanti degli infermieri: “Le due ambulanze usate per gli interventi d’emergenza erano vecchie e dotate di tecnologie ormai obsolete. Da tempo avevamo chiesto alla direzione generale di sostituirle con mezzi moderni. E la richiesta è stata accolta, una è già stata sostituita e presto arriverà anche la seconda”.

Un intervento da parte della direzione generale che i sindacati accolgono con molta soddisfazione: “L’azienda ha riconosciuto che le nostre pressioni erano fondate ed è intervenuta cercando di risolvere un problema che oggettivamente era rilevante”.