CASTELFRANCO - E' una rivoluzione anche sul piano dei servizi digitali, quella resa possibile dai finanziamenti ottenuti dalla nuova area urbana asolana-castellana-montebellunese presentata in questi giorni e che affiancherà le altre cinque aree urbane di Venezia, Padova, Treviso, Verona e Vicenza.

Uno degli ambiti in cui si avranno le ricadute più evidenti riguarda, infatti, proprio il digitale, grazie all'introduzione di due sistemi digitali complessi - MyData e MyCity - entrambi finanziati attraverso i fondi POR FESR 2014-2020 per un importo di 1.246.171,42 euro.

Il primo modulo, Mydata, riguarda direttamente gli enti pubblici, i dieci Comuni, i quali disporranno di un sistema di management urbano che fornirà informazioni utili per il controllo delle proprie attività e, dunque, per la gestione e l'amministrazione del territorio. MyData darà ai Comuni, infatti, la possibilità di monitorare in tempo reale la mobilità cittadina, i parametri ambientali o, in ambito sociale, le condizioni fisiche delle persone con disagi con particolare attenzione alla categoria degli anziani (ad esempio sistemi di monitoraggio tramite braccialetti elettronici).

Il secondo modulo, invece, MyCity, consentirà di semplificare il rapporto tra i Comuni ed i cittadini e le imprese, migliorando così l'accessibilità on-line ai servizi comunali. Nello specifico, saranno sviluppati 20 servizi integrati con i progetti di inclusione sociale ed i servizi di mobilità. Il servizio avrà implicazioni dirette sia nell'ambito della mobilità e qualità dell’aria (ad esempio per rilascio/rinnovo permessi, accesso disabili, sosta e parcheggio, infrastruttura per ricarica elettrica di veicoli) sia delle politiche sociali ed abitative (ad esempio per la segnalazione richieste delle delle manutenzioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, la richiesta di appuntamento assistenti sociali e visita domiciliare, la gestione bandi sociale, la gestione richieste consegna dei pasti a domicilio...).

“Per la nostra area si tratta di un'opportunità molto importante per accorciare le distanze tra la Pubblica amministrazione e la popolazione che ne beneficerà in termini di risparmio di tempo e di denaro - spiega Stefano Marcon, sindaco di Castelfranco Veneto e presidente della Provincia di Treviso -. L'esperienza digitale della nuova area urbana sarà pilota per la Provincia e la Regione intera”.

“Grazie al POR-FESR l'area urbana dell'asolano-castellano-montebelunese entrerà nelle rete europea delle smart city, cioè di quelle realtà urbane che si preparano a sperimentare e guidare l'evoluzione digitale, dei servizi ai cittadini e alle imprese - commenta Marzio Favero, sindaco di Montelluna -.  Non si tratta semplicemente di pensare ad una semplificazione delle procedure online per avere permessi ed autorizzazioni, ma piuttosto ad un sistema intelligente nei rapporti tra Enti pubblici, imprese e cittadini che nel controllo immediato, dei dati e dei flussi di traffico, può portare ad un sistema di governance davvero partecipato e condiviso, capace di autoregolarsi in tempo reale. Solo per fare un esempio: la gestione dei dati dei flussi di traffico e dell'inquinamento può consentire in tempo reale di prendere le misure utili per l'abbattimento del PM10, piuttosto che per la riprogettazione della mobilità. Attraverso questa esperienza il quartiere metropolitano costituito da Asolo, Castelfranco Veneto e Montebelluna assieme a Venezia, Padova, Treviso, Verona e Vicenza si porrà all'avanguardia in Italia nelle sperimentazioni volte a rigenerare la qualità della vita nell'ambito della cosiddetta città diffusa”.