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18 aprile 2024

Castelfranco

Nuovo centro commerciale a Castelfranco: “Ennesima beffa calata dall'alto”

L’architetto Alessandro Boldo fa un analisi impietosa sull’autorizzazione dell’amministrazione leghista di un nuovo centro commerciale

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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Nuovo centro commerciale a Castelfranco: “Ennesima beffa calata dall'alto”

FOTO: via Regno Unito

CASTELFRANCO – “Fiori all’occhiello, parte seconda”, titola un lungo post dell’architetto Alessandro Boldo che fa seguito a quello relativo alle dichiarazioni del sindaco Stefano Marcon secondo il quale il “fiore all’occhiello” della sua amministrazione sarebbe la rotonda di McDonald’s. Questa volta tema dell’analisi politica di Boldo è l’autorizzazione concessa dall’amministrazione comunale leghista di Castelfranco ad un nuovo centro commerciale in città, il terzo per la precisione.

L’ipotesi è di 4mila metri quadri in via Regno Unito vicino all’hotel Fior ma ecco cosa afferma Boldo che da subito censura l’ipotesi che si tratti di un progetto ereditato dall’amministrazione dell'ex sindaco Maria Gomierato: “… signor Sindaco le delibere, le votazioni, ma soprattutto le potestà sull'uso dei suoli, dipendono da lei, dalla sua giunta e dalla sua maggioranza. È una vostra specifica e precisa responsabilità, e non serve a nulla rimbalzare atti amministrativi risalenti al 2001: da allora sono passati quasi vent’anni, e una serie infinita di varianti allo strumento generale e di dettaglio”.

“A impressionare poi è il metodo con cui viene imposta l'ennesima beffa. Ovviamente calata dall'alto, presentata come si trattasse di una cosetta da ordinaria amministrazione, illustrata con un intervento durato quarantasette secondi di numero ad un consiglio comunale che specie nella componente di maggioranza è parso del tutto inconsapevole, sguarnito, ammutolito. Quarantasette secondi di numero, potete verificare qui https://www.youtube.com/watch?v=0qJI8N-lRnM , al minuto 2:21:41”.

“… Poi, se non fosse stato per il consigliere Sartoretto, ci saremmo trovati con un'inaspettata cometa (perchè natale è sempre natale) da addobbare con paroloni usati a caso del tipo: opera di valorizzazione, di riqualificazione del territorio e perché no, dato che ci siamo, avreste potuto descriverla come un adeguamento necessario alla razionalizzazione della viabilità castellana, e magari uscirà dal cilindro una qualche ulteriore rotondetta dal momento che di rotonde, Sindaco, lei ne ha sempre qualcuna di scorta".

"E c'è da sperare nelle fantomatiche "opere compensative" che chiederete per sistemare la viabilità di una zona che di traffico già soffoca e che comunque scaricherà il surplus su Viale Italia, di nuovo perseguendo la logica di agevolare il profitto di pochi scaricando i costi su tutti. Rotondette. Statuine. Lucette. Casette. E mega centri commerciali. Operette, che sottendono la debolezza del vostro pensiero, e che alle argomentazioni preferiscono la periferizzazione della nostra città”.

Intanto sui social dilaga la polemica. Tutti arrabbiati per il nuovo centro commerciale salvo chi ha ventilato una denuncia per un commento sopra le righe di Gaspare Gasparini che ha definito la maggioranza leghista: “Sembrano un'associazione mafiosa di omertosi, si devono vergognare e andare a casa per rispetto dei cittadini che gli hanno affidato un mandato ad amministrare: ma è così che ci si comporta?”. Oltre alla ventilata denuncia qualcuno ha pure postato le foto di chi ha messo un like alla frase di Gasparini come in una sorta di lista di proscrizione del Ventennio.

 



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