Vittorio Veneto – E’ scontro tra maggioranza e minoranza sul nuovo impianto fotovoltaico comunale che sorgerà a San Giacomo, vicino a via Sabotino. 
Un’opera da oltre 8 milioni di euro che il Comune vuole realizzare per risparmiare sulle bollette e produrre più energia pulita e rinnovabile. Tuttavia, l’opposizione lamenta le modalità con cui il progetto preliminare è stato portato in consiglio comunale e discusso (dopo la mezzanotte di venerdì) quando è stata esaminata la variazione al programma delle opere pubbliche. 
Una scelta dettata, a quanto pare, dalla necessità di far passare in consiglio la variazione al piano opere pubbliche per accedere ad un bando europeo, ma che alle minoranze non è andata giù.

«È andato in scena venerdì notte (ma meglio sarebbe dire sabato mattina dalle ore 0,30 alle ore 2,00) un nuovo episodio del “Fare leghista"”– commenta Alessandro De Bastiani (in foto) della lista Costa - Questa volta è toccato alla presentazione e alla votazione sul progetto di un impianto fotovoltaico nella zona industriale di San Giacomo. L’hanno fatta da padrone, come sempre, incompetenza, mancanza di trasparenza e la solita arroganza della maggioranza indisposta per principio ad accettare qualsivoglia contributo dell’opposizione. La scarsa volontà di collaborazione per l’utilità comune è stata ulteriormente confermata dal fatto che tutti i colleghi consiglieri di opposizione e il sottoscritto hanno inutilmente insistito per posticipare di qualche giorno la trattazione dell'argomento all'ordine del giorno al fine di dare modo a tutti di prendere visione del progetto, di informarsi e di esprimersi».

Entrando poi nel merito del progetto, De Bastiani sostiene che «Un impianto fotovoltaico con la semplice tecnologia dell’inseguitore dell'irraggiamento solare costa meno di un impianto a pannelli fissi: la nostra lungimirante amministrazione pare non averlo saputo (o voluto) capire. La maggior spesa necessaria alla costruzione dell’impianto, infatti, è notevolmente inferiore a quel 30% di risparmio (che in un impianto come il nostro significa 2 milioni di euro) che questa tecnologia garantisce. Più volte l'ho fatto presente all’assessore di competenza, ma questi si è ostinato a sostenere il contrario».