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28 marzo 2024

Treviso

Oggi si decide! Vertice tra scuola e Ulss 2 per introdurre i test rapidi covid

La Marca segue il Lazio dove già si sta avviando il protocollo per i test rapidi, al fine di evitare la quarantena d’intere classi

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Oggi si decide! Vertice tra scuola e Ulss 2 per introdurre i test rapidi covid

TREVISO - Questa mattina Francesco Benazzi dell’asl 2 incontrerà i dirigenti scolastici e i responsabili di istituto per il Covid. Dovranno trovare il modo di introdurre nelle scuole della Marca il cosiddetto test rapido, quello che permette in pochi secondi e con una attendibilità pari al tampone, di individuare lo studente contagiato e spedirlo in quarantena. I compagni negativi al test invece potranno continuare l’attività didattica in presenza.

 

Il ministero della Salute non si è ancora espresso in proposito ma con il protocollo attualmente in vigore e il trend del contagio in atto, tra poche settimane verosimilmente le aule saranno di nuovo un deserto. Per come funziona adesso infatti, se una classe va in quarantena il percorso è segnato e presto detto: didattica a distanza. Se in quarantena va qualcuno ma non tutti, la didattica sarà di genere misto: lezioni da casa per il “quarantenato” e in presenza per i compagni, ammessi al prosieguo dell’attività in presenza solo con tampone negativo.

 

E il docente a insegnare a questi, in classe; e a quelli a casa, contemporaneamente. Se poi in quarantena ci finisce il professore o la maestra, magari da asintomatici e senza disturbi, da capire ancora se potranno continuare a seguire le loro classi da casa o se saranno dichiarati, senza appello, in malattia. Sarà un anno di quarantene a getto continuo e di presenze in aula a macchia di leopardo. E già dopo i primi quindici giorni di scuola ci si chiede un po’ tutti (docenti studenti famiglie): quale e quanto programma svolgere?

 

I dipartimenti e i Collegi docenti di molti istituti sono praticamente in seduta permanente e continua per definire i contenuti minimi, i saperi essenziali e le competenze attese in uscita. Nessuno a dire il vero si era illuso, neanche per un momento, che il 14 settembre sarebbe ricominciato tutto come prima. Ma nessuno vuole smettere di sperare, questo sì, di poter “resistere” in un modo o nell’altro fino a giugno; di non doversi allontanare ancora una volta come a febbraio dai ragazzi e dalla scuola. La quale qualcosa dovrà certamente cambiare ma da qui a diventare tutta un’altra cosa ce ne passa. Un bagaglio essenziale è quello preparato per il viaggio nell’a.s. 2020-2021. Il primo, e si spera anche l’ultimo, del Covid.

 


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Roberto Grigoletto

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