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14 giugno 2025

Castelfranco

Omicidio alla Baita al Lago, Rouaji si difende: «Ci hanno aggrediti, noi abbiamo solo reagito»

Il 19enne arrestato per la morte di Lorenzo racconta: «Temevamo una ritorsione, abbiamo atteso 20 minuti prima di uscire»

| La redazione |

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Lorenzo Cristea

CASTELFRANCO VENETO - «Sono stati loro ad aggredirci». Così Badr Rouaji, 19 anni di Montebelluna, ha raccontato al suo nuovo legale quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi all'esterno del locale “Baita al Lago” di Castelfranco Veneto. Rouaji è stato arrestato insieme a Taha Bennani, 22 anni, con l’accusa di aver ucciso Lorenzo Cristea, 20 anni, durante una violenta rissa esplosa nel parcheggio del locale. Secondo quanto riferito dal giovane, i due sarebbero stati aggrediti da un gruppo più numeroso che li aveva attesi per oltre 20 minuti all’esterno del locale, dopo essere stato allontanato dai buttafuori. Rouaji sostiene di essersi difeso, e che non erano stati loro a provocare lo scontro.

 

Ieri il 19enne ha incontrato in carcere il suo nuovo avvocato, Fabio Crea, subentrato nel ruolo di difensore. Il legale ha riferito che il giovane è ancora sotto choc, ma deciso a chiarire quanto avvenuto. La rissa ha coinvolto anche altri tre giovani rimasti feriti: Alessandro Bortolami (21 anni, di Zero Branco), Emanuele Biliato (18, di Castelfranco) e Alessandro Pepe (19, sempre di Castelfranco). Un nodo cruciale riguarda la presenza di coltelli: Rouaji e Bennani non hanno ancora spiegato perché fossero armati. I gestori della discoteca Playa Beach Club affermano che i controlli all’ingresso, compreso l’uso del metal-detector, renderebbero improbabile l’ingresso con armi.

 

Il legale Crea sottolinea che, da quanto emerge dagli atti e dalle verifiche difensive, non è chiaro chi abbia dato il via alla rissa. A suo dire, sarebbe stato il gruppo numeroso a tornare indietro e affrontare i due ragazzi, che non erano stati allontanati dal locale. Inoltre, esprime dubbi sul secondo coltello ritrovato giorni dopo, privo di tracce di sangue. Nel frattempo, il sostituto procuratore Giulio Caprarola ha disposto un accertamento tecnico irripetibile per verificare la presenza di ferite sui corpi dei due arrestati. I tempi sono stretti, visto che è trascorsa già una settimana dai fatti. Il medico legale incaricato sarà affiancato dal dottor Massimo Montisci, su richiesta della difesa. Anche l’avvocato Fabio Targa, che difende Bennani insieme alla collega Paola Miotti, ritiene che la dinamica dell’aggressione sia stata inizialmente travisata. «Siamo pronti a fare indagini difensive», ha dichiarato, «perché emerga la verità».
 


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