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19 aprile 2024

Conegliano

Operai pagati in nero: "Non devono andarci di mezzo"

Vertice su evasione Jesse Spa

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Operai pagati in nero:

GAIARINE - Una maxi evasione fiscale in cui era coinvolta la ditta Jesse Spa di Gaiarine, uno dei più importanti mobilifici della zona, era stata scoperta a marzo 2012 dalle Fiamme Gialle. Contabilità in nero, stipendi fuori busta, 20 milioni di euro non dichiarati: questo, il quadro che era emerso in seguito ai controlli effettuati dai finanzieri nella ditta.

 

Nelle scorse settimane, l'Agenzia delle Entrate ha inviato ai dipendenti una richiesta di accertamento. E ieri, mercoledì, a Gaiarine c'è stato un incontro tra tra Provincia di Treviso, Comune di Gaiarine, parti sindacali e Rsu, per confrontarsi e discutere sul caso.  Al vertice erano presenti l’assessore provinciale al Lavoro, Michele Noal, il sindaco di Gaiarine, Loris Sonego e i rappresentanti sindacali del territorio. Le parti hanno condiviso il richiamo a tutti gli attori del territorio a mantenere sempre alto il rispetto della legalità come elemento imprescindibile per superare la fase di crisi, quanto mai urgente in questo particolare periodo storico. Quindi, dopo attenta analisi, hanno ravvisato la necessità di sollecitare i lavoratori Jesse a portare avanti un’azione comune e congiunta. Inoltre, è stato deciso anche di chiedere un ulteriore confronto con l’Agenzia delle entrate al fine di considerare in questa situazione lavoratori Jesse da considerare in questa situazione come i soggetti ‘deboli’.

 

“I lavoratori non devono andarci di mezzo. Per questo l’intesa raggiunta nel corso della discussione è quella da una parte di sostenere i lavoratori, dall’altra di convocare la proprietà per trovare un compromesso – ha dichiarato l’assessore provinciale Noal – Infine, va ricordato che è quanto mai necessario salvaguardare l’azienda e i suoi livelli occupazionali”.   “Mai come in questo particolare momento economico - ha detto il sindaco Sonego - penso sia necessaria, come è stato deciso, una sinergia e un'azione comune tra Enti, sindacati, lavoratori e azienda al fine di tutelare i lavoratori e le famiglie direttamente  interessate, oltre a garantire un futuro lavorativo a un'azienda che rappresenta una realtà storica importante del nostro Comune”.

 



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